E’ stato presentato al Palazzo Lanfranchi di Matera il Bilancio Sociale 2017 dell’Inps di Basilicata alla Presenza del Direttore Generale del’Istituto, Gabriella Di Michele, e del Presidente del CIV (Comitato d’Indirizzo e di Vigilanza), Guglielmo Loy.
Il saluto introduttivo è stato del Presidente del Comitato regionale di Basilicata, Domenico Senzatela, che si è soffermato sulla necessità di cambiare la Governance nazionale dell’Istituto. Il Direttore regionale, Maria Giovanna De Vivo, ha rievocato i 120 anni dell’Inps al servizio dei cittadini, rilevando il grande contributo dato alla storia del Paese nei grandi valori della protezione sociale e del welfare. Ha quindi evidenziato le dinamiche socio economiche del Paese e della regione dando voce ai dati sulle aziende, sulle entrate, sulle prestazioni erogate ai diversi utenti.
Ha ringraziato poi quantisono coinvolti nel progetto e il personale delle Sedi (ridotto di quasi il 10 per cento nell’ultimo triennio) per l’impegno profuso nel far fronte alle nuove richieste intervenute nel 2017. Sono seguiti gli interventi dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, dei presidenti di Confindustria e Coldiretti, e di Noi Basilicata.
Il direttore Generale, Gabriella Di Michele, ha evidenziato il valore aggiunto di una organizzazione come l’Inps, nel saper dare comunque delle risposte anche a fronte di una grande mole di nuove prestazioni sociali introdotte da evoluzioni legislative e a fronte di una riduzione di personale rileva che con la presentazione del bilancio sociale l’Istituto si mette in mostra rendicontando sui dati e sulle diverse prestazioni erogate ai cittadini. Ad ogni richiesta del Sistema Paese l’Inps risponde. “Il blocco del turn over – ha sottolineato poi il DG – ha caratterizzato l’Istituto in maniera particolarmente drastica, perché oggetto di progressivi processi di mobilità del personale, anche con l’incorporazione di alcuni Enti, con personale più anziano: quindi più cose da fare con meno persone e con una richiesta che viene dall’esterno che chiede qualità sempre maggiore”.
Il Direttore generale ha annunciato che l’Istituto lancerà un progetto di Customer per intervenire sulla qualità percepita e capire i bisogni dei cittadini e intermediari.
Necessita una messa a sistema di una serie di interventi in termini di organizzazione, di informatica, di relazioni con il pubblico”.
Ha concluso chiedendo proprio, a partire dalla Basilicata, di migliorare l’approccio con il pubblico. Infatti la performance del dirigente sarà centrata anche sul come si è in grado di rispondere alla domanda di servizio.
Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Presidente del Civ (Comitato d’Indirizzo e di Vigilanza), Gugliemo Loy che ha esordito evidenziando come “solidarietà, welfare e protezione sociale se non hanno una declinazione percepita e anche verificabile, restano solo parole: chi opera in maniera solida nella società ha il compito di mantenere saldo un principio fondamentale, quello della concretezza.
E per essere concreti e attivi, per cercare di cambiare in meglio le cose, per renderle migliori bisogna comprendere i cambiamenti, ragionare e domandarsi perché molte persone nonostante i dati, i numeri, le statistiche, hanno la sensazione di stare in condizioni negative”.
Loy ha quindi lanciato un allarme: “Tutte le Istituzioni ancorate alla Costituzione rischiano di essere sottoposte a una pressione per la quale si travolge tutto attraverso l’assioma “sto male quindi è colpa dello Stato”, e nello Stato ci si mette tutto. Non c’è niente di più esposto dell’Istituto al momento. Così ha concluso: “non è più il tempo che un glorioso passato è una assicurazione per un buon futuro”.