Non abbiamo notizie se dopo la riunione del gruppo Pd al Consiglio Regionale, conclusasi ieri a tarda sera, per decidere sull’elezione del nuovo Presidente del Consiglio regionale ci siano stati altri incontri notturni.
Certamente stamane, prima dell’inizio dei lavori dell’assemblea chiamata proprio per eleggere il nuovo ufficio di presidenza, si prevedono altre riunioni. Si incontreranno nuovamente i consiglieri del Pd per esprimersi definitivamente sulla proposta del capo gruppo, Vito Giuzio, di offrire la presidenza alla minoranza. Proposta sulla quale c’è stata la convergenza di tutti a condizione che – l’ha posta lo stesso Giuzio – tutta la minoranza voti il candidato che si andrà a proporre.
Alla sua proposta Giuzio dà un valore politico sul quale – aggiungiamo noi – soprattutto il M5S dovrebbe riflettere dopo quanto è accaduto in Parlamento con la nomina dei componenti degli uffici di presidenza. Ricordiamo per chi l’avesse dimenticato che per la prima volta nella storia della Repubblica in questi organismi non c’è la presenza di esponenti dell’opposizione.
Ma torniano all’elezione del presidente del Consiglio Regionale di Basilicata. La nomina è stata rinviata più volte ma ora si è giunti ad un punto di non ritorno sia perchè’ Francesco Mollica ha rimesso il mandato dopo lo scandalo della votazione del dicembre scorso che qualcuno ha definito “taroccata”; sia perchè al momento l’ufficio di presidenza è privo di un altro elemento essendo Paolo Castelluccio agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking.
Ovviamente la proposta di Giuzio, fatta propria dal gruppo del Pd, deve trovare l’assenso degli altri partiti della maggioranza. E questo non è affatto scontato. Ne sapremo di più dopo la riunione che gli stessi hanno convocato per stamane.
In definitiva, per anticipare chi potrebbe essere il nuovo presidente del Consiglio regionale… dovremmo avere la sfera di cristallo. In campo ci sono varie proposte: Paolo Galante in alternanza ad Aurelio Pace che sembra fuori gioco sebbene da tempo si fossero assunti precisi impegni per la sua elezione. Altro nome che circola nei corridoi di via Anzio è quello di Michele Napoli che, abbandonata Forza Italia, ha aderito con Paolo Castelluccio a Noi con l’Italia. Sembra escluso il nome di Giannino Romaniello di Liberi e Uguali che pure era stato ipotizzato. Una scelta, quest’ultima, che gli osservatori politici vedevamo come un segnale per riavvicinare Pd e il gruppo di Speranza nell’ipotesi che si possa ricostruire una intesa di centro sinistra anche in vista delle elezioni regionali di novembre. Ma su questo pesano le decisioni che Grasso e compagni prenderanno a Roma laddove la loro disponibilità ad un dialogo con i pentastellati fa storcere il naso in casa Pd.
Staremo a vedere cosa verrà fuori dagli incontri di stamane. Certo è che siamo ad una scelta importante che potrebbe condizionare altre decisioni che si andranno a prendere (rimpasto in giunta ?) e lo stesso percorso verso le elezioni regionali, già di per sè complicato perché, a quanto è dato sapere, un Pittella-bis al momento non è affatto scontato. Ma ci sarà tempo per verificarlo.