La Regione Basilicata, con la DGR n. 249 del 23 marzo 2018, completa il lungo percorso che riguarda le discariche in infrazione. La chiusura di tali discariche e la bonifica dei siti inquinanti risolve un problema dal grave impatto tanto sull’ambiente quanto sulla salute dei cittadini.
“E’ stato – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Francesco Pietrantuono – un lavoro articolato, realizzato con un impegno quasi quotidiano e la responsabilità che il serio problema ha imposto. Un lavoro che ci spinge sempre più a far rispettare il cronoprogramma previsto per la raccolta differenziata dei rifiuti in Basilicata, tassello cruciale della strategia “Rifiuti zero”.
Con la delibera adottata lo scorso 23 marzo si finanziano 13 interventi per un totale di 14,55 milioni di euro, utilizzando i fondi del Patto per lo sviluppo della Basilicata (pari a 9,47 milioni di euro) e quelli rivenienti dal Piano operativo ambiente (pari a 5,08 milioni). Questi 13 interventi riguardano le discariche di località: Serra Le Brecce – Avigliano (€ 570.000), loc. Colla Montescuro – Maratea ( € 700.000), loc. Farisi-San’Angelo Le Fratte (€250.000), loc. Albero in Piano- Rapolla (€ 700.000), loc. Venita – Ferrandina (€ 1.600.000), loc. Carpineto – Lauria (€ 150.000), loc. Aia dei Monaci – Tito (€ 2.500.000), loc. Tempa La Guarella – Moliterno (€ 2.500.000) e loc. Mattinella – Genzano di Lucania (€ 500.000) ; loc. Piano del Governo – Salandra (€ 4.000.000), loc. Montegrosso Pallareta – Potenza (€ 400.000), loc. Torre- Latronico (€ 80.000) e loc. Palombara – Senise (€ 600.000).
“Si tratta – ha continuato l’assessore sintetizzando il lavoro fin qui compiuto – dell’ultimo atto di un percorso articolato in tre fasi: analisi e definizione del programma di lavoro, definizione degli strumenti finanziari ed adozione dei provvedimenti”.
“Nel febbraio 2012 – ha ricordato Pietrantuono – la Commissione Europea ha comunicato al Governo l’esistenza in Italia di 102 discariche preesistenti in violazione dell’art. 14 della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, dando avvio di fatto alla procedura di infrazione n. 2011/2215. Per la regione Basilicata la procedura riguardava 26 discariche preesistenti. Di queste ultime, 3 discariche (Pisticci – località La Recisa, Oppido Lucano – località Serra S. Antonio e Vaglio Basilicata – località Isca d’Ecclesia) sono state rese conformi alle disposizioni della direttiva 1999/31/CE. In merito alle restanti discariche [Avigliano – località Serra Le Brecce, Ferrandina – località Venita, Genzano di Lucania – località Matinella, Latronico – località Torre, Lauria – località Carpineto, Maratea – località Montescuro, Moliterno – località Tempa La Guarella, Potenza – località Montegrosso Pallareta (n. 2), Rapolla – Località Albero in Piano, Roccanova – località Serre, Sant’Angelo Le Fratte – località Farisi, Atella – località Cafaro, Corleto Perticara – località Tempa Masone, Marsico Nuovo – località Galaino (ditta privata), Matera – località La Martella, Pescopagano – località Domacchia, Rionero in Vulture – località Ventaruolo (ditta privata), Salandra – località Piano del Governo, San Mauro Forte – località Priati, Senise – località Palombara, Tito – località Aia dei Monaci (ditta privata), Tito – località Valle del Forno (ditta privata], la Commissione Europea ha deferito l’Italia in Corte di Giustizia, depositando il ricorso lo scorso 17 agosto 2017.
La Regione Basilicata, in stretta sinergia con il Governo nazionale, ha poi definito gli strumenti finanziari per far fronte al problema: in particolare il 2 maggio 2016 il Presidente della Regione ha sottoscritto con il Presidente del Consiglio “Il patto per lo sviluppo della Basilicata” che presentava le risorse finanziarie necessarie per l’esecuzione degli interventi indispensabili al superamento della procedura d’infrazione comunitaria. Successivamente con la Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) è stata definita la destinazione di risorse finanziarie pari a 5,080 milioni di euro per la realizzazione di interventi relativi a “discariche in procedura di infrazione 2011/2215” nell’ambito del territorio della regione Basilicata”. Recuperate le risorse, gli uffici del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata hanno avviato un alacre lavoro, adottando i provvedimenti necessari all’adeguamento e/o alla chiusura delle discariche ancora interessate dalla procedura d’infrazione, fino alla DGR dello scorso 23 marzo che completa l’iter finanziario dell’intero programma.
Tutti gli interventi finanziati, che saranno eseguiti dai Comuni, sono sottoposte a monitoraggio. In merito alla discarica località La Martella di Matera, l’assessore Pietrantuono ha sollecitato l’Amministrazione comunale ad accelerare la definizione, non più rinviabile, degli interventi da porre in essere per il superamento della più volte richiamata procedura di infrazione e la conseguente progettazione e quantificazione economica degli stessi.