Con le elezioni RLS che si terranno alla Fiat di Melfi dal 9 al 14 aprile i lavoratori potranno scegliere liberamente i propri rappresentanti per la prima volta dal 2010.
Le divisioni, il “contratto Fiat”, la mancanza di investimenti, la mancata realizzazione del piano industriale non hanno creato, come promesso, “piena occupazione e salari tedeschi” ma hanno determinato il ricorso agli ammortizzatori sociali, incertezza produttiva, paga base più bassa degli altri metalmeccanici e ritmi di lavoro sempre più intensi.
I lavoratori di Fca devono poter votare gli accordi che li riguardano: è ora di avviare un vero confronto per rappresentare realmente le istanze dei lavoratori. Il contratto collettivo specifico (CCSL) scadrà a breve: è necessario riaprire una stagione in grado di superare questo sistema unilaterale.
Oggi davanti ai cancelli della Fca di Melfi si è svolta la conferenza stampa di presentazione e l’avvio con volantinaggio della campagna elettorale alla presenza di Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e di Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata.
All’iniziativa ha partecipato una delegazione di delegati Fiom dell’indotto Fca di Melfi e degli stabilimenti Fca di Pomigliano, Pratola Serra, Termoli, Cassino.
Ha detto Michele De Palma: “La Sata di Melfi è lo stabilimento in cui si sarebbe dovuto votare per primi e invece siamo gli ultimi per colpa delle altre sigle sindacali ma finalmente ci sarà per i lavoratori la possibilità di scegliersi la propria rappresentanza e di votare per la Fiom. Il voto è sicuramente per promuovere la salute e la sicurezza negli stabilimenti rispetto al modo in cui è organizzato il lavoro. Troppi carichi di lavoro, ritmi troppo intensi. Questioni che vanno affrontate insieme a quello del futuro produttivo dello stabilimento. Tutti sappiamo che s ridurranno i volumi della Punto fino a cessare la produzione e che si sono molto ridotti i volumi su Renegade e 500X, c’è il tema del futuro occupazionale e produttivo, a partire dall’innovazione con auto ibride ed elettriche. Questo lo stabilimento in cui sono stati fatti i 20 turni di lavoro ma in realtà sono stati usati i permessi dei lavoratori e i 20 turni non si sono mai davvero determinati nello stabilimento. Con la riduzione dei volumi di produzione questa cosa si accentuerà ulteriormente. Per noi il tema è aumentare il numero dei prodotti e saturare tutti i lavoratori”.
Ha aggiunto Angelo Summa: “O determiniamo condizioni paritetiche di confronto e un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro o non avremo futuro occupazionale. Queste elezioni vogliono dare voce al lavoro ma soprattutto costruire in questo stabilimento le condizioni affinché Fca si apra al confronto sulle scelte programmatiche. Non possiamo arrivare a giugno senza che Marchionne ci dica qual è il futuro di questo stabilimento. Rivendichiamo oggi l’apertura di un confronto al Mise, che si discuta del piano industriale e che si dicano quali sono gli investimenti che si vogliono fare su Melfi. Allo stesso modo chiediamo al governo regionale di intraprendere azioni più decise, congrue al ruolo che gli compete. Di far sentire la propria voce non limitandosi a chiedere un incontro ma facendo scelte programmatiche precise sulle risorse da mettere su Melfi e sul futuro dell’automotive, parlando con chiarezza anche con Eni. Si investa qui sulla produzione di modelli ibridi, elettrici e ad idrogeno. La connessione tra Melfi e Villa d’Agri è l’unica speranza per il futuro”.