Ha fatto chiarezza il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, sulla vicenda delle presunte irregolarità che si sarebbero verificate durante le elezioni per la presidenza dell’assemblea del 13 dicembre dello scorso anno (si fece dare altre due schede oltre alla sua – n.d.r.), come documentato da un video pubblicato da Il Mattino di Foggia (vedi servizio).
Lo ha fatto all’inizio dei lavori, esprimendo tutto il suo rammarico per “la diffusione mediatica dei fatti, tutti ancora da accertare, per la strumentalizzazione degli stessi derivante da una non corretta comunicazione a mio danno, sicuramente finalizzata ad altri scopi che il tempo chiarirà e riporterà in equilibrio”.
Ripercorrendo la vicenda documentata da un video diffuso sui social, Mollica ha precisato che “durante la terza votazione, abbastanza confusa e concitata, si verificava che, nel mentre ogni consigliere irritualmente non depositava nell’urna la propria scheda elettorale direttamente , ma la passava ad altri colleghi, il consigliere Vincenzo Robortella, che fungeva da segretario per l’assenza dei consiglieri segretari titolari Achille Spada e Gianni Rosa, si avvaleva del sottoscritto che, involontariamente e meccanicamente, passava al consigliere Napoli, componente del seggio, la sua scheda anziché quella del consigliere Robortella”.
Un’azione – ha affermato Mollica – ” del tutto involontaria e per mera distrazione della quale ho preso coscienza soltanto rivedendo il video pubblicato dal ‘Mattino di Foggia’, tanto è stato meccanico ed involontario che non ne conservavo, assolutamente, ricordo.
Azione he comunque ha alimentato – a suo dire – “polemiche definibili palesemente di natura puramente strumentale e messe in atto per fini che a voi lascio immaginare ed interpretare”.
Quanto accaduto anche per il clima che si era creato durante la votazione che comunque fu annullata “ha scatenato – ha aggiunto – reazioni spropositate di componenti questo Consiglio che sono necessariamente in coscienza testimoni, perché presenti, del reale svolgimento dei fatti”.
“Mi si può dire che sono una persona irruenta, passionale, impulsiva ma scorretta mai e, consentitemi, tantomeno stupida, tanto da porre in essere un’azione che a nulla sarebbe servita. Anche in considerazione del dato oggettivo, che i risultati delle precedenti votazioni rendevano scontato anche quello della terza votazione, e cioè che anche in quella seduta consiliare non sarebbe stato eletto il Presidente. Mi rifiuto di constatare che la politica possa significare anche il farsi condizionare nelle scelte da episodi che nessuna rilevanza hanno né da un punto di vista penale, né etico, né tantomeno dell’agire istituzionale.
Nonostante abbia tranquillità di coscienza ed operato, per il rispetto della carica istituzionale che rivesto, di voi colleghi consiglieri e della Giunta,- ha concluso Mollica – rimetto a questa Assemblea, escludendo quanti hanno già sentenziato, ogni valutazione sull’accaduto, sperando che lo stesso venga ridimensionato e riportato nel giusto contesto”.