Fa discutere la vicenda di Maurizio Pelosi, il dipendente della ditta Trotta sospeso a tempo indeterminato perchè si è rifiutato di percorrere un tratto della linea che collega il piazzale dell’ex palestra Coni all’incrocio tra viale Dante e via Vaccaro, ritenendolo non sicuro e contestando all’azienda di non aver fatto le dovute verifiche tecniche sullo stesso. Tesi che viene smentita dal direttore di Trotta, Lucio Malatesta, come riportiamo in un precedente articolo.
Intanto solidarietà a Maurizio Pelosi viene espressa dalle segreterie Regionali di FIT-CISL, UIL-UILT che ritengono sconcertante l’atteggiamento dell’azienda.
“Mettere a rischio la vita dei lavoratori e degli utenti con decisioni unilaterali è – si precisa in una nota congiunta – un modus operandi dell’Azienda che vorrebbe gestire il servizio pubblico, come quello del Tpl della città di Potenza, in modo assolutamente superficiale e privo di riferimenti alle norme che regolano il settore. Bene ha fatto il dipendente a rifiutarsi di effettuare la tratta in questione che sicuramente manca di sicurezza non avendo i requisiti minimi per la fruizione e il regolare svolgimento del Trasporto pubblico Locale.
Fit-Cisl e Uil-Uilt, nel contestare alla ditta Trotta di non aver rispettato le procedure che la legge prevede nel caso si adottino provvedimenti nei confronti di lavoratori, chiedono al Comune che di proceda all’immediata risoluzione del contratto sottoscritto con l’azienda.
Solidarietà viene espressa al dipendente sospeso anche dalla Filt Cgil di Basilicata che ha confermato lo sciopero di lunedì 26 marzo dalle ore 10.15 alle 14.15 dei lavoratori Trotta Bus per tutta una serie di questioni: dal salario percepito con forti ritardi fino alle due mensilità avanzate, a problemi di carattere organizzativo dove le parti sociali non sono state coinvolte.
Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale di Potenza Nicola Lovallo (Pd) che, nell’esprimere solidarietà al dipendente sospeso, stigmatizza l’atteggiamento della ditta Trotta.
“Siamo veramente al paradosso. Un lavoratore che si prende la responsabilità di tutelare la incolumità di chi utilizza il trasporto pubblico urbano, invece di essere premiato viene addirittura sospeso dal servizio.
“Più volte abbiamo chiesto – prosegue Lovallo – senza nessuna risposta , che i referenti della ditta venissero in commissione ad illustrare le nuove linee ipotizzate e invece, nella assoluta autonomia e senza acquisire peraltro i pareri preventivi sulla idoneità della strada al transito degli autobus, apprendiamo che i nuovi percorsi sono entrati in funzione nel totale spregio del rispetto che si deve ai cittadini tutti.