Ritenendo non sicuro il tratto di via dell’Edera previsto dal nuovo percorso della linea del servizio di trasporto urbano a Potenza, Maurizio Pelosi, autista della ditta Trotta si è rifiutato di percorrerlo.
La sua decisione è stata contesta dalla direzione che lo ha sospeso a tempo indeterminato.
Riportiamo qui di seguito la lettera che il signor Pelosi ha inviato alla stampa e agli organi giudiziari competenti, corredata di foto relative al percorso contestato.
“Sono un dipendente della ditta Trotta bus service S.p.A. che svolge il servizio del trasporto pubblico locale della città di Potenza e svolgo la mansione di operatore di esercizio (autista).
A seguito di una modifica del programma di esercizio ( non regolare perché avvenuta senza le necessarie autorizzazioni e verifiche come purtroppo è accaduto spesso in questi ultimi anni ) sono stato invitato stamane ad effettuare la corsa della linea nove secondo un nuovo percorso.
La linea nove attualmente ha come capolinea Largo Carmelo Azzara’ e la sede dell’Università.
Il percorso modificato prevede, senza che vi sia stata alcuna validazione tecnica degli organi deputati in ordine alla sicurezza e al rispetto delle norme del codice della strada, l’attraversamento di Via dell’Edera (strada che collega il palazzetto dell’ex Coni di Montereale con l’incrocio tra Viale Dante e Via Vaccaro).
Tale strada, per pendenza (superiore al 10%) e per sezione della carreggiata (inferiore a 2,75m), è del tutto inidonea al passaggio di autobus urbani il cui transito metterebbe a grave rischio la sicurezza sia dei passeggeri che di altri cittadini.
Questo è il motivo per il quale ho ritenuto opportuno non effettuare quel tratto del percorso nel rispetto della responsabilità che noi autisti abbiamo nel garantire la sicurezza e il rispetto delle norme.
A seguito di questa mia decisione, il direttore responsabile della ditta, ing. Lucio Malatesta , mi ha comunicato la sospensione a tempo indeterminato dal lavoro.
Ritengo l’atto gravemente lesivo alla mia dignità di lavoratore oltre che conferma di un atteggiamento teso ad esporre lo scrivente ed i suoi colleghi ad operare a discapito della sicurezza di tutti noi cittadini”.
Abbiamo contattato il direttore della trotta, l’ing. Lucio Malatesta, il quale precisa quanto segue:
“Dai quotidiani locali odierni, si legge la nota di un nostro operatore di esercizio (autista), tale sig. Pelosi che esprimendo proprie considerazioni sul servizio TPL da noi gestito, crea disinformazione nei confronti della cittadinanza e richiede, quindi, i necessari chiarimenti.
Il piano di esercizio del servizio pubblico cittadino di Potenza viene gestito da uffici tecnici comunali composti da stimati professionisti esperti del settore, ingegneri e architetti che adottano decisioni importanti per l’intera cittadinanza, assumendosene ovviamente tutte le responsabilità del caso.
Le professionalità tecniche ed amministrative in campo nel settore trasporti sono indiscutibili a garanzia dell’intera cittadinanza.
Il servizio urbano potentino percorre quotidianamente tracciati particolari di ogni tipo, alcuni dei quali stretti, pendenti e tortuosi ma necessari per collegamenti di zone urbane altrimenti isolate; si pensi alle viabilità rurali che interessano zone periferiche della città, alle viabilità del centro cittadino e di alcuni rioni con orografia particolarmente disagevole, che nonostante sconnessioni, forti pendenze, in alcuni casi vie sterrate, vengono quotidianamente percorse dai bus urbani ed extraurbani per svolgere il “pubblico servizio” necessario per la mobilità e l’inclusione sociale.
Nello specifico, il percorso non effettuato dall’operatore sig. Pelosi interessa la zona di Montereale, che da via Vaccaro-XVIII Agosto attraverso via della Pineta (ex sede Rai) passando sotto il Ponte (chiuso per manutenzione) arriva al palazzetto CONI per poi scendere verso via Vaccaro in incrocio Rione Castello.
In particolare l’autista fa riferimento al tratto in discesa a partire dal Coni, denominata via dei Ligustri; trattasi di circa 60 metri di strada in spiccata pendenza, da percorrere a senso unico, senza, quindi, incroci con altri mezzi.
Come noto, è un tratto viabile da sempre aperto al traffico veicolare e da tutti normalmente percorso; addirittura fino a qualche tempo fa, lo si percorreva a doppio senso di marcia.
I nostri operatori sono molto abili e professionali alla guida dei mezzi, esperti in manovre su strade sconnesse, tanto che nessun altro autista ha sollevato il medesimo problema del sig. Pelosi.
L’esperienza alla guida cresce ‘sul campo ‘, con anni e anni di impegno, di sacrifici al servizio della cittadinanza; guidare per un servizio urbano è una missione da intraprendere con il massimo impegno e soprattutto con rispetto dei propri concittadini.
Considerata la gravità morale e giudiziaria di quanto commesso dal sig. Pelosi e biasimandolo per l’accaduto, si ritiene utile per tutti poter credere che il fatto derivi solo dai naturali timori di chi, mancando di notevole esperienza alla guida, svolgendo questo lavoro solo da 5 anni circa, si ritrovi di fronte ad un tragitto nuovo, costituito certamente da strada impervia e mai percorsa con l’autobus, perdendo quindi le certezze proprie e necessarie per districarsi alla guida del mezzo, e conseguentemente abbia deciso di evitare di percorrere il tragitto sopra definito, prescindendo dalle gravi conseguenze generate.
Discutere della mancanza di fantomatiche “autorizzazioni e verifiche tecniche” e di ‘validazioni di organi deputati’ senza apportare i giusti rifermenti di legge è sterile e certamente non può giustificare il comportamento adottato dall’operatore; le normative di settore indicano tutte le procedure eventualmente da seguire per ‘il corretto controllo’ dei dati tecnici del piano di esercizio e delle singole linee.
Discutere inoltre di ‘dignità di lavoratore’ quando in totale anarchia si decide di non svolgere il proprio compito, rimbalzando le proprie responsabilità su altre figure professionali e mancando di percorrere i naturali canali di discussione, è altrettanto inutile e irrispettoso per quanti fanno delle proprie responsabilità la propria professione.
E’ giusto precisare che il tragitto in questione è stato oggetto di più sopralluoghi e di ‘collaudo percorrenza’ svolta all’interno dell’autobus dai tecnici responsabili, che, considerando il percorso da svolgere solo in discesa ed a senso unico con un mezzo di piccole dimensioni, evitandolo in caso di neve e ghiaccio, ed inoltre solo temporaneamente in attesa dell’apertura del ponte, è stato ritenuto idoneo e quindi definito nel piano di esercizio in essere.
Ci preme rassicurare, infine, la cittadinanza interessata sulla sicurezza dell’intero piano di esercizio in vigore, e sull’efficienza di tutti i sistemi di controllo attivi”.