Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha annunciato che, entro pochi giorni, saranno indicate le località dove depositare i rifiuti radioattivi. Si parla di 95mila metri cubi di scorie tra materiale delle vecchie centrali nucleari e rifiuti ospedalieri, industriali e di ricerca.
“I tempi ed i modi dell’annuncio – dichiara il senatore della Lega, Pasquale Pepe – sono tipici dello scarica barile: non si spiega altrimenti la scelta di portare a compimento il provvedimento e darne notizia proprio ora. Ha preferito attendere l’epilogo del Governo per non rispondere del suo operato, lasciando intendere – tramite gli apparati periferici del PD – che i siti indicati sarebbero opzioni meramente indicative, sulla cui effettiva praticabilità deciderà il prossimo esecutivo”.
“In verità, non è così – aggiunge Pepe – perché con il decreto legislativo, elencando le varie ipotesi dei siti di stoccaggio, il Governo di centro sinistra ha manifestato la sua volontà politica”.
“Vedremo cosa ci hanno riservato Gentiloni e Calenda – conclude il senatore – e seguiremo con la massima attenzione la vicenda. Abbiamo detto chiaramente quello che pensiamo per il futuro della Basilicata: una regione che deve tornare a vivere. Lo spopolamento va combattuto, non deve rappresentare un motivo per far diventare la nostra terra cimitero delle scorie. Abbiamo dato per tanto, troppo tempo. È il tempo, questo, di avere, a cominciare dal rispetto e dalla tutela del nostro ambiente e delle nostre risorse naturali”.