“Siamo alle solite, i servizi non funzionano, i costi per non farli funzionare sono alti e occorre trovare un sistema per pagare i conti. La Giunta comunale, ad inizio anno, ha pensato di porvi immediatamente rimedio con la DGC n. 4 del 11/1/2018. Qual è il rimedio? Sempre lo stesso: TASSARE, TASSARE, TASSARE. Così sono capaci tutti ad amministrare”.
E’ quanto sostiene il presidente dell’Adoc di Basilicata, Canio D’Andrea.
“Il prossimo 23 marzo – continua D’Andrea – entrano in vigore le nuove tariffe per parcheggiare a Potenza. Cosa c’è di nuovo? Sono aumentate le aree in cui la sosta è a pagamento e per il resto tutto è uguale. Nessun miglioramento nel servizio di trasporto urbano. Il traffico è sempre caotico. I servizi peggiorano sempre di più”.
“L’Adoc di Basilicata – dichiara il presidente – ha più volte segnalato le inefficienze, ha più volte avanzato proposte per migliorare la città, ha più volte offerto la propria disponibilità per cercare soluzioni efficaci. Il risultato: ignorati i suggerimenti, ignorata la collaborazione, ignorate le proposte”.
“Per il sindaco e la giunta comunale – prosegue D’Andrea – la soluzione è una sola: TASSARE.”
“Ebbene – aggiunge – le lezioni a questi non bastano mai. Quando verranno a chiedervi il voto, sbandierando assurdi meriti, ricordatevi di quello che hanno fatto e di quello che stanno facendo. Ricordatevelo bene anche se a chiedere il voto sarà un cugino, un nipote o uno zio, ricordatevelo bene. Perché, pur di rimanere incollati alla poltrona, useranno i soliti trucchetti da quattro soldi: moltiplicheranno le liste; metteranno un candidato per condominio; faranno promesse vane da scordare immediatamente. Quando verranno a chiedere il voto ricordatevi di tutte le promesse fatte e non mantenute. Ricordatevele. Ricordatevi anche che vi stanno negando un diritto fondamentale: quello di vivere, di muovervi, di esistere. Se non l’hanno ancora capito diteglielo in faccia. Diteglielo che stanno amministrando una città in modo indegno e ingiusto. Diteglielo che sono buoni solo a chiedere soldi. Diteglielo che hanno ignorato il più elementare dei principi della politica: quello di essere al servizio dei cittadini. Diteglielo che quando si è incapaci di assolvere ad un compito è bene farsi da parte”.
“Buon 23 marzo a tutti”, conclude D’Andrea.