Un breve tour negli Usa per far conoscere oltreoceano una delle ricchezze più importanti della Basilicata: l’Aglianico del Vulture. Ambasciatrice di questa “gustosa” operazione Erminia D’Angelo, giovane co-proprietaria insieme al fratello Rocco dell’omonima storica cantina di Rionero in Vulture che, attraverso breve degustazioni di alcune etichette tenutesi tra New York, Boston e Minneapolis, ha raccontato ai cittadini statunitensi le peculiarità di questo vitigno autoctono e dei luoghi in cui viene prodotto. Un vero e proprio viaggio emozionale tra i sette colli del Vulture, i due Laghi di Monticchio, i Castelli Federiciani e la splendida Venosa.
“Un viaggio stimolante che promuoviamo da diversi anni poiché ci consente non solo di intensificare i rapporti commerciali con gli importatori locali ma di avvicinare nuovi consumatori a questo vino”. Questo il commento al suo rientro in Italia di Erminia D’Angelo che ha aggiunto: “gli appuntamenti hanno registrato larghi consensi dal momento che abbiamo notato molta attenzione da parte degli statunitensi verso i prodotti autoctoni italiani ed in particolare molta curiosità sull’Aglianico del Vulture in virtù delle sue particolari origini vulcaniche ed il suo unico terroir. “Sono convinta – aggiunge Erminia D’Angelo – che la promozione della Basilicata debba passare anche attraverso la diffusione dell’Aglianico del Vulture. Da parte nostra proviamo a farlo anche attraverso degustazioni verticali di etichette storiche quali Caselle e Canneto sottolineando le caratteristiche organolettiche che differenziano i nostri vini dagli altri del Sud Italia. Il mercato d’oltreoceano, oltre ai noti Chianti e Barolo ad esempio, mostra sempre più attenzione ai vitigni autoctoni, i vini proveniente in purezza dal monovitigno”.
Ma le attività promozionali della Casa Vinicola D’Angelo non si esauriranno qui: “oltre al Vinitaly – assicura Erminia – come Casa Vinicola saremo presenti anche al ProWein di Dusseldorf e ad altre fiere internazionali in Svizzera, Russia e Cina perché crediamo fortemente nella crescita del comparto vinicolo dell’Aglianico del Vulture”.