Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali, candidato nella lista Insieme capolista al senato capolista al Senato con e per “Insieme”, in sciopero della fame dal 26 gennaio(dal 15/02 alterna 24ore di sete a 24ore di “sola” fame) in una conferenza stampa a Potenza ha affrontato questioni riguardanti una campagna elettorale “che – sostiene – è carente di dibattito, di contenuti, determinando un vero e proprio attentato al diritto civile e politico alla conoscenza”.
Emblematico , secondo Bolognetti, quanto sta accadendo in questi giorni a seguito della vicenda Caiata che ha monopolizzato la stampa nazionale e locale, mettendo da parte questioni ben più serie e importanti per il futuro del paese.
Una vicenda che conferma l’analisi che il segretario regionale dei Radicali Lucani fa della campagna elettorale in atto.
“Non è questo che mi sta a cuore. Non è la vicenda Caiata che mi sta a cuore anche se dovremmo chiederci perché questa ed altre vicende che interessano candidati del M5S siano venute fuori a pochi giorni dalle elezioni. Ci sono – dice Bolognetti intervistato da Radio Radicale – temi più importanti sui quali interrogarci. I programmi dovrebbero essere la nostra carta d’identità.
L’iniziativa non violenta che sto portando avanti da 30 giorni, lo sciopero della fame alternato a quello della sete sete che ho deciso di continuare vogliono porre -prosegue Bolognetti – questioni attinenti allo stato di diritto, al diritto dei cittadini alla conoscenza, al vero e proprio attentato ai diritti politici che è in atto.
Ci sono situazioni gravi in tema ambientali. Su queste, sulla situazione carceraria in italia, su uno Stato che sul piano tecnico-giuridico “è canaglia”.
Per Bolognetti, il quale continua a chiedere alle istituzioni di onorare la propria legalità, sono questi i temi sui quali si sarebbe dovuto discutere in una campagna elettorale che – ripete – è stata vuota di contenuti, privando i cittadini di elementi di valutazione in base ai quali fare le proprie scelte il 4 marzo.