Giorgia Meloni ieri a Matera per presentare i candidati di Fratelli d’Italia e illustrare il programma del partito. Incontrando i giornalisti, ha affrontato alcune delle questioni al centro del dibattito elettorale.
Il servizio di Michele Capolupo di Sassi Live.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha incontrato i cittadini, i candidati e simpatizzanti del partito dopo la pausa pranzo al Palace Hotel di Matera. Prima di raggiungere il tavolo per l’incontro pubblico due omaggi dell’enogastronomia per Giorgia Meloni: una bottiglia di prosecco alla fragola Candonga prodotto da un’azienda lucana e un pezzo da 5 kg di pane di Matera a nome di tutti i panificatori materani.
Al tavolo Giorgia Meloni è stata accolta da Domenico Palombella, Donato Ramunno e dai candidati al Senato e alla Camera di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa e Pasquale Di Lorenzo.
Prima dell’incontro pubblico Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti.
In Basilicata stamattina è arrivata la notizia che il candidato del Movimento 5 Stelle Caiata è indagato per riciclaggio, cosa ne pensa?
“Guardi, penso che attualmente nelle liste dei grillini ci sono circa 14 persone che sostenevano di restituire dei soldi che non hanno mai restituito, dai 4 ai 35 massoni, un indagato per riciclaggio, un condannato per omicidio e il candidato premier che non sa neanche usare i congiuntivi.
Io francamente questa superiorità morale del Movimento 5 Stelle ho qualche difficoltà a comprenderla. Conviene fidarsi di un Movimento come Fratelli d’Italia che considera l’onestà un pre-requisito ma il requisito per governare è la competenza, sapere di che cosa si sta parlando. E mi auguro che Di Maio dica qualcosa sul suo capolista indagato per riciclaggio”.
Dopo Expo 2105 sarà Matera 2019 l’evento per il quale l’Europa e il mondo ci guarderà, quali le opportunità e le priorità di Fratelli d’Italia sui temi ancora aperti nel nostro territorio?
“Sicuramente la sfida di Fratelli d’Italia è investire su questo territorio, che ha delle potenzialità straordinarie e Matera 2019 lo dimostra. Noi vogliamo continuare ad investire su tutta la specificità. L’Italia deve andare progressivamente, se vuole essere più ricca, sulla tutela, di tutto quello che non ci si può copiare, il nostro prodotto di qualità, la cultura, il turismo. Questo è un territorio che può fare molto di più. Centinaia di ragazzi laureati ogni anno se ne vanno in una Regione guidata dal presidente Pittella che si sta preoccupando solamente di come accogliere più africani che non hanno neanche la terza media. Non è intelligente neanche sul piano produttivo e di crescita di questa regione”.
Sulla flat tax siete riusciti a trovare un’intesa con le altre forze della coalizione di centro-destra?
“La flat tax è nel nostro programma. E’ da definire l’aliquota che secondo noi deve essere sotto il 20% che è la media dell’aliquota che paga il ceto medio. La nostra proposta che si può approvare in uno dei primi Consigli dei Ministri del prossimo governo e che è il limite della tassa piatta, al 15% sui redditi incrementali. Significa che se io ho lo scorso anno ho un bar e ho dichiarato 50 mila euro quest’anno su tutto quello che ho guadagnato oltre i 50 mila euro pago il 15%. Così le persone sono più invogliate a lavorare meglio, perchè sanno che quello guadagnato di più lo terranno in tasca, emerge il sommerso e diamo il segnale immediato che non c’è bisogno di coperture”.
Berlusconi stamattina ha dichiarato di essere disponibile ad una manifestazione unitaria, cosa ne pensa?
“E’ una proposta di Fratelli d’Italia, sono contento che gli altri alleati accolgono questa proposta. Credo che ci sia bisogno di un segnale di unità e di chiarezza. Perchè sento anche dire dal Presidente Berlusconi che rifarebbe il Patto del Nazareno io invece penso che è necessario dire ai cittadini con chiarezza che cosa si fa con il proprio voto. Noi siamo certi di poter avere la maggioranza sopratutto votando Fratelli d’Italia, l’unico partito che garantisce in caso di vittoria di non trovarsi uno del PD al Governo”.
Cosa ne pensa sull’inchiesta dei rifiuti con infiltrazioni della Camorra a Napoli? “Stiamo cercando di capire di cosa si parla. L’unica vicenda che riguarda un nostro candidato è di qualcuno che parla per suo conto. Fratelli d’Italia è il partito più rigido dell’arco costituzionale da questo punto di vista e nel nostro statuto siamo più rigidi della Legge Severino, quindi non abbiamo problemi ad allontanare chi di noi dovesse sbagliare, nel caso specifico devo capire se effettivamente parliamo di capire se c’è qualcuno che ha fatto qualcosa, però in questo caso si dice che uno ti farà incontrare con questo candidato. Nel mondo dei millantatori crocifiggere uno per questo no ma se poi scoprissimo che ha sbagliato garantisco che sarò molto più dura io di qualunque altro”.
La Polizia di Stato ha comunicato che nell’ultimo anno il numero dei reati dei migranti è diminuito del 20%, cosa ne pensa?
“Io conosco i dati del Viminale che dicono che gli immigrati sono l’8% della popolazione e incidono per il 50% sui reati di furto, per il 40% sulle rapine, per il 25% sui reati di omicidio, per il 37% sui reati di violenza sessuale e per il 50% sui reati di prostituzione e pedofilia. Se diminuiscono bene ma il Viminale dice che ad un aumento dell’immigrazione incontrollata corrisponde un aumento dei reati. I migranti rischiano di essere anche la prima vittima di una gestione irresponsabile dei flussi immigratori. A Macerata lo abbiamo visto. I migranti sono stati vittime di una situazione fuori controllo che però secondo me è data però non da chi dice che l’immigrazione incontrollata è un problema ma dal fatto che l’immigrazione non gestita diventa un problema di insicurezza e degrado per la società e produce fenomeni di razzismo e xenofobia. L’unico modo per impedire che le prime vittime siano gli immigrati è controllare l’immigrazione. I primi a firmare tutte le nostre petizioni contro le immigrazioni incontrollate sa chi sono? Gli immigrati regolari, quelli che sono arrivati qui, si sono fatti il mazzo, hanno pagato le tasse, rispettano le nostre regole, parlano la nostra lingua, si sono integrati e sono quelli più in difficoltà rispetto alla gestione che ha fatto la sinistra dei flussi migratori. Noi chiediamo semplicemente giustizia anche per questa gente”.
Michele Capolupo