Sul tema della disabilità, continua il nostro filo diretto con Stefano Mele il quale ci ha inviato una lettera nella quale affronta l’importante tema dell’inclusione, problema non del tutto risolto, sebbene qualcosa sta cambiando.
Proprio di questo ci parla Stefano.
“Nei giorni scorsi a Potenza alcune persone non udenti hanno visitato la Torre Guevara con una guida speciale. E’ stato possibile grazie alla presenza di Antonio Parente professionista della lingua dei segni.
Con lui è possibile anche seguire anche le partite di calcio del Potenza grazie all’iniziativa di Ufficio Stampa Basilicata. Questo è un vero traguardo per abbattere le barriere comunicative, per dare una possibilità anche per chi ha perso l’udito.
Con la riforma del ministro dei Beni Artistici e Culturali, Dario Francescini, sono cambiati molti direttori, e con loro è migliorata anche la fruibilità di siti archeologici e musei. Negli scavi di Pompei, ad esempio, il direttore dei quali è un lucano, Massimo Osanna, sono state realizzate delle pedane per facilitare l’accesso a chi ha una disabilità.
Mi ricordo che quando ero piccolo in gita scolastica ho dovuto girare gli scavi in braccio: è stata una grande fatica. Ora le cose stanno cambiando; e devono sempre migliorare.
Tutti conosciamo la famosa città di Paestum, è stata governata dai grechi, ci sono presenti molti resti della Magna Grecia, anche i Lucani hanno governato per non dimenticare i Romani, molti tempi come il Tempio, di Metaponto, in Basilicata e tutte le regioni che un tempo erano Magna Grecia. Il nuovo direttore, ha realizzato il percorso, per far entrare proprio tutte le persone.
Non solo musei, in tutti luoghi di culto e di svago, come cinema e teatri, devono essere abbattute le barriere, per garantire l’inclusione.
Lo stesso spero che avvenga per Matera 2019: la Fondazione e il Comune intervengano per abbattere le barriere architettoniche.
Molto è stato fatto ma molto ancora bisogna fare. In Basilicata aspettiamo che la Regione vari il nuovo piano di zona, il nuovo piano sociale bisogna fare sempre di più. Gli Enti più vicini si devono occupare delle politiche sociali.
La tecnologia ultimamente dà un grande contributo per eliminare gli ostacoli, offrendo soluzioni alla persona con disabilità motoria e disabilità intellettiva. Ma spesso questo non avviene perchè si taglia la spesa della sanità.
Ma ricordiamoci che negare degli ausili non fa risparmiare, perché se – per fare un esempio – ad una persona viene negato una protesi, come le scarpe ortopediche, la situazione peggiora e si rischia di doverla sottoporre ad intervento chirurgico con costi maggiori. Spesso per farlo bisogna emigrare un altre regioni.
E’ necessario continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi problemi.
Sono alcuni anni che grazie a Jacopo Melio, un ragazzo toscano con disabilità conosciuto ovunque, questa estate è stato realizzato un video per Ted’x Potenza, in occasione di un evento nel corso del quale gli amministratori hanno fanno un giro sulla sedia a rotelle. Sì sulla sedia a rotelle, per rendersi conto di cosa prova un disabile soprattutto quando si trova dinanzi a barriere architettoniche e non sole.
Stefano Mele”