Anche i lavoratori che nel 2015 sono usciti dalla mobilità ordinaria potranno accedere a quella in deroga. Questo grazie all’impegno della Regione di utilizzare le risorse che sarebbero servite a coprire le indennità per mettere in campo, in coordinamento con i centri per l’impiego, misure di politiche attive per il lavoro a loro beneficio.
Lo ha confermato l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Roberto Cifarelli, nel corso dell’incontro del Comitato di coordinamento per la gestione degli ammortizzatori in deroga.
La soluzione è stata adottata per non penalizzare questi lavoratori che, per effetto di un decreto governativo, erano stati esclusi nonostante le numerose sollecitazioni da parte della Regione.
A stretto giro il Dipartimento regionale proporrà al Comitato di coordinamento un progetto che preveda tali misure che dovrà poi ottenere il via libera del Ministero, per essere attuato nel più breve tempo possibile .
Nel corso della riunione si è discusso anche della sospensione da parte dell’Inps del pagamento di 5 mensilità, autorizzato dalla Regione Basilicata, per i trattamenti previdenziali in deroga relativi all’anno 2017.
Su quest’ultimo punto che riguarda 117 lavoratori è stato chiarito che la sospensione del pagamento da parte della direzione regionale Inps è avvenuta sulla base dell’interpretazione di un’indicazione ministeriale.
La Regione Basilicata ha mantenuto in piedi – ha precisato l’assessore Cifarelli – la determinazione dirigenziale di autorizzazione al pagamento ed ha inviato una richiesta di chiarimenti al Ministero del Lavoro. Su tale questione, dunque, si attende la risposta del Governo.
La decisione adottata per i lavoratori usciti dalla mobilità nel 2015 è stata apprezzata dai componenti del comitato, i quali hanno sottolineato come in questo modo si riesca a garantire ai lavoratori penalizzati la possibilità di ricevere l’equivalente della mobilità in deroga, ponendo rimedio ad una ingiusta sperequazione.