La parola coraggio è tornata spesso durante la presentazione dei candidati di Liberi e Uguali alle prossime elezioni. In una sala gremita nel seminario minore di Potenza “il collettivo non i comandati da uno solo”, come Antonello Molinari, regista della serata, ha illustrato la proposta politica.
Una proposta, sulla base della quale si vuol vivere “questa nuova avventura – come l’ha definita Pasquale Bellitti, uno dei candidati ai collegi plurinominali – per dare dignità ad un popolo contro i proprietari della regione”.
Una proposta che “parta dagli ultimi, dia risposte ai problemi che vivono, chi si confronta con problemi occupazionali, con una sanità che fa acqua. Una proposta di chi non vuole rassegnare in una Basilicata ancora viva”. E’ quanto ha affermato Mariagrazia Manzella, altra candidata al plurinominale per la Camera.
Si scende in campo per dare voce ad una generazione che crede nella Basilicata, alle sue potenzialità per dirla con gli altri candidati che Antonello Molinari ha ringraziato a nome di tutti per aver avuto il coraggio di “metterci la faccia” pur sapendo che la competizione elettorale è difficile.
Competizione elettorale nella quale torna prepotente il problema di una più incisiva presenza della donna in politica, nel mondo del lavoro, nella società. Problema ancora più grave in Basilicata come ha ricordato Cristiana Coviello, candidata all’uninominale al Senato.
Ecco quanto ci ha dichiarato.
Sul palco del seminario minore sono saliti poi i big, Vincenzo Folino, Filippo Bubbico, il portavoce di Libero e Uguali, Roberto Speranza.
Folino, in giacca e cravatta – “sono rimasto all’antica” dice con una battuta – ha esordito confermando che continuerà a stare “dalla parte della Basilicata”, battendosi contro le scelte in tema energetico che non condivide perchè “non sono stati mantenuti gli accordi in tema di sicurezza, di tutela della salute e dell’ambiente. Disatteso il programma operativo Val d’Agri”. Folino ha criticato l’uso in maniera sostitutivo delle royalties; i danni creati dal memorandum, prima e dalla moratoria sul petrolio dopo, ricordando che, dopo essere riusciti in Parlamento a far approvare una mozione che limitasse le estrazioni alle concessioni esistenti, è giunto lo Sblocca Italia che ha complicato tutti.
Folino ha parlato di “una Basilicata svenduta” e non ha mancato qualche critica a Gianni Pittella, candidato del Pd all’uninominale, al quale ha riconosciuto grandi qualità politiche ma che ritiene responsabile di aver mandato suoi amici ad occupare posti di assessori e di direttori generali, umiliando i lucani.
E’ stata la volta del “generale”, come Antonello Molinari ha definitol’ex sottosegretario agli interni Filippo Bubbico.
“Sono solo un cittadino lucano di lunga esperienza politica” ha detto, rispondendo alla battuta. “Considero doveroso essere presente in questo difficile momento e difendere la Basilicata asservita ai poteri esterni. Una regione priva non solo di infrastrutture materiali ma sociali, nonostante abbia delle potenzialità che vanno recuperate. Bisogna farlo – ha proseguito Bubbico – per dare speranza ai giovani, per superare fragilità e disagi. Bisogna sconfiggere la retorica dei cervelli in fuga, favorendo lo sviluppo e superando le diseguaglianze e le diseconomie che le scelte politiche fatte dai governi nazionale e regionale hanno causato”.
Intervistato dai giornalisti sulla questione emigranti e sulla recente ordinanza anti accattonaggio del sindaco di Potenza, Dario De Luca, Bubbico ha ricordato che “lo prevede una legge che facemmo votare in Parlamento”. Per l’ex ministro dell’Interno questo non basta per risolvere il problema del’emigrazione. “C’è un problema di sicurezza ma c’è anche il problema di superare la marginalità sociale che spesso produce atti criminali esecrabili. Bisogna fare in modo che gli extracomunitari non vengano reclutati dalle organizzazioni criminali, bonificando quelle realtà nella quale c’è questo rischio”.
La presentazione dei candidati è stata conclusa dal portavoce di Liberi e Uguali, Roberto Speranza.
“In politica – ha detto – non sempre sei convinto di quello che fai ma ci sono momenti, come questo, nei quali ti senti di essere dalla parte giusta. Dalla parte di chi vuole scendere in campo per difendere la Basilicata, regione nella quale le cose non vanno bene”.
Speranza e con lui Liberi e Uguali lo vogliono fare proponendo un modello di società “nella quale gli ultimi non rimangano dietro, mettendo al centro valori che sembrano smarriti”.
Poi l’analisi della situazione politica nazionale con Salvini diventato “un vero pericolo pubblico”, con il Movimento 5 Stelle che fa propria la rabbia che c’è nel paese ma che “crea altra rabbia”. Con l Pd “una comunità alla quale – ha detto Speranza – mi sento legato da grande affetto, le scelte del quale non ho accettato e non accetto”.
Speranza ha concluso con l’invito ad un impegno comune, scendendo sul territorio per un voto che possa frenare la deriva di una politica che rischia di divenire “teatrino”:
Su questo l’abbiamo intervistato.