Si è svolto ieri, venerdì 2 febbraio, presso la sala B del Consiglio regionale della Basilicata a Potenza, l’incontro dal titolo “L.107 e la Scuola: bilancio di una “riforma” e proposte per il futuro”, promosso dall’associazione Nastrini Liberi Uniti – Basilicata, costituita dai docenti lucani con titolarità fuori provincia e fuori regione di residenza.
L’Associazione si propone di contribuire attivamente a risolvere le problematiche sorte successivamente all’entrata in vigore della Legge 107/2015, che ha leso alcuni diritti fondamentali dei docenti della scuola pubblica italiana, diritti garantiti dalla Costituzione italiana.
Tale associazione è presente in diverse regioni meridionali: Sicilia, Campania, Calabria, Abruzzo, Molise e Sardegna, segno che tale problema può essere considerato una vera e propria “questione meridionale”, che merita di essere affrontata con condivisione e concretezza.
Intervenute all’incontro con le istituzioni e i rappresentanti dei sindacati, Magda D’Alessandri, referente dell’associazione Nastrini Liberi Uniti – Basilicata, Rocchina Miglionico e Giovanna Santarsiero, della medesima associazione.
Per i promotori l’incontro ha rappresentato “un appello chiaro alle diverse forze politiche presenti in Regione, affinché si adoperino per sviluppare quella presa di coscienza collettiva e trasversale necessaria al superamento delle storture e contraddizioni derivate da una riforma mai completamente accettata dal mondo della scuola. I docenti assunti dalla L.107 sono diventati il simbolo della perdita del ruolo e della professionalità del corpo docente che da anni è messo a dura prova quando, invece, deve necessariamente essere rivalutato per il bene comune di tutta la società”.
Si è dunque proposta – informa l’associazione – l’apertura di un tavolo tecnico regionale permanente di confronto tra le forze politiche, sindacati e rappresentanti degli insegnanti, perché l’emorragia dei docenti verso il Centro – Nord provocata dalla Legge 107 si aggiunge a quella di cui la nostra regione sta soffrendo da anni.
Consapevoli che il problema ha assunto anche un carattere sociale, le forze politiche e le OO.SS. presenti si sono assunti la responsabilità di coadiuvare l’Ufficio Scolastico Regionale di Basilicata a trovare soluzioni concrete per un programma di rientro dei docenti.