Da domani, primo febbraio, sarà possibile presentare la domanda per accedere ai contributi previsti dal Fondo di Coesione Interna, finanziato con due milioni di euro.
Possono presentare la domanda i Comuni fino a 2.500 abitanti, in base all’elenco approvato dalla giunta regionale a seguito a un’intesa con il Mise e il Mef. Per presentare la domanda ci sono trenta giorni di tempo.
In Basilicata rientrano nel Fondo di coesione settanta Comuni: cinquantasette nella provincia di Potenza e tredici di quella di Matera. Il contributo è calcolato in base al numero di abitanti e va da un minimo di 25 mila fino a un massimo di 31 mila euro.
Beneficiari per la provincia di Potenza sono: Abriola, Albano di Lucania, Anzi, Armento, Balvano, Banzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Calvera, Campomaggiore, Cancellara, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant’Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Forenza, Gallicchio, Garaguso, Ginestra, Grumento Nuova, Guardia Perticara, Laurenzana, Maschito, Missanello, Montemilone, Montemurro, Nemoli, Noepoli, Pescopagano, Pietrapertosa, Rapone, Ripacandida, Roccanova, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Chirico Raparo, San Costantino Albanese, San Martino d’Agri, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sant’Angelo Le Fratte, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Spinoso, Teana, Terranova del Pollino, Trecchina, Trivigno, Vaglio di Basilicata.
Rientrano, invece, nel Fondo di coesione nella provincia di Matera i Comuni di Aliano, Accettura, Calciano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Garaguso, Gorgoglione, Grottole, Oliveto Lucano, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Valsinni.
Il Fondo di coesione assiste gli Stati membri con un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite inferiore al 90% della media dell’Unione europea. I suoi obiettivi sono la riduzione delle disparità economiche e sociali e la promozione dello sviluppo sostenibile.