Il Municipio dei ragazzi è il titolo del progetto dell’Associazione Genitori di Basilicata (A.Ge.) e presentato nella Sala dell’Arco del Comune di Potenza ai dirigenti scolastici del capoluogo.
Si tratta della riproposizione di un esperimento nato negli anni ’80 e ’90 nella città di Potenza dall’idea dell’allora presidente dell’A.Ge di Basilicata, Fernando Barbaro, e realizzato di concerto con gli assessori alla pubblica istruzione del periodo.
Il progetto nasce con lo scopo di favorire l’espressione giovanile, partendo dalla convinzione che i giovani siano parte fondamentale della comunità ed in quanto tali debbano partecipare alla vita politica ed amministrativa della propria città.
Ripercorrendo l’entusiasmo che ci è stato tramandato dalla partecipazione delle giovani generazioni alla gestione della “cosa pubblica”, intendiamo – dichiarano Luisa Rubino, presidente regionale dell’associazione e Francesco Cassotta, presidente dell’A.Ge. di Potenza – dare voce ai ragazzi e favorire la collaborazione tra le amminastrazioni comunali e le principali agenzie educative.
Non è esagerato parlare di emozioni quando si tratta di aiutare i figli della comunità ad intraprendere il viaggio di crescita. Allo stesso modo, è di tutta evidenza che l’impegno da profondere – proseguono Rubino e Cassotta – deve essere più intenso rispetto al passato, in considerazione dell’incapacità dell’attuale contesto sociale di introiettare valori tradizionali importanti e fiducia nelle istituzioni.
Il Municipio dei ragazzi sarà composto da giovani rappresentanti eletti in ogni scuola partecipante: un vero e proprio organismo democratico di rappresentanza, quindi, che consente ai giovani di intervenire nella vita e nella realtà del proprio contesto urbano di riferimento.
Tale percorso educativo, attivato in primis nella città potentina, porterà entro la fine del mese di gennaio alla elezione del consiglio comunale baby.
Un dato entusiasmante a fronte del quale l’A.Ge di Basilicata rivolge il proprio plauso al Comune di Potenza per aver recepito il progetto, il quale – concludono Rubino e Cassotta – sarà esteso a tutto il territorio regionale.
“Il Comune – ha detto a riguardo l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Carmen Celi – recepisce in toto il campo di azione nonché le finalità del Progetto volto alla realizzazione di uno spazio istituzionale, gestito direttamente dai giovani dove, le varie agenzie educative, concorrono al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il percorso mira a istituire un vero e proprio Patto tra gli educatori così che, una volta stabilite le regole, si possa costruire un piano di azione volto alla formazione di una consapevolezza democratica” ha spiegato l’assessore Celi.