Con il voto favorevole del presidente Vito Giuzio, Piero Lacorazza e Pasquale Robortella (Pd), Giuseppe Soranno (Pp), Aurelio Pace (Gm) e Antonio Bochicchio (Psi); contrari Giannino Romaniello (Gm) e Giovanni Perrino (M5s), la Quarta Commissione del Consiglio Regionale ha approvato il “Piano triennale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della Regione Basilicata” frutto delle scelte operate nelle settimane scorse dalle Province di Potenza e Matera.
Non hanno partecipato al voto Michele Napoli (Pdl-Fi) e Gianni Rosa (Lb-Fdi), riservandosi di esprimersi lunedì in base alle decisioni che saranno adottate al termine della discussione in Consiglio regionale, convocato in seduta straordinaria per luned’, 15 gennaio prossimo, proprio per discutere l’argomento.
In quella sede saranno esaminati gli emendamenti presentati dai consiglieri regionali.
“Erano arrivate – ha detto il presidente Giuzio aprendo la discussione – altre richieste da parte di amministratori di poter essere ascoltati in merito. Mi dispiace di non poter accogliere tali richieste perché le audizioni erano previste per ieri. Ho detto a tutti di inviare una nota, che acquisiremo agli atti”.
Il consigliere Giannino Romaniello ha motivato il suo voto contrario “perché – ha detto – si continua ad andare nelle direzione opposta a quella prefissata con l’utilizzo degli istituti omnicomprensivi, con l’aumento delle pluriclassi che nelle scuole medie sono intollerabili e non guardando ai veri fruitori di questo piano di dimensionamento, cioè i ragazzi”.
Il consigliere Pace, annunciando il proprio voto favorevole, ha espresso il proprio plauso per la scelta della Commissione di ascoltare i sindaci. “Gli emendamenti – ha detto – rispondono proprio all’ascolto fatto ed il Piano va incontro alle esigenze degli studenti tutti”.
“In questa sede – ha precisato Perrino – non esprimiamo un giudizio sul lavoro fatto dal Consiglio regionale ma su un atto della Giunta e per questo il mio voto contrario in Commissione. Mi riservo di poter cambiare idea in Consiglio”.
Il consigliere Lacorazza, evidenziando che “le preiscrizioni iniziano il 16 gennaio e gli indici meccanografici sono stati già consegnati al Ministero”, ha chiesto se essi “saranno aggiornati in caso di modifiche del piano in Consiglio”.
Giuzio ha fatto presente che “c’è stata una interlocuzione con l’ufficio scolastico che ha assicurato l’aggiornamento degli indici meccanografici. Dobbiamo trovare – ha detto – la maniera migliore per comunicare in tempo le eventuali modifiche”.
I criteri previsti dalla Giunta regionale per la predisposizione del Piano
– Istituzioni scolastiche con un minimo di 600 alunni (400 nei Comuni montani);
– riduzione delle pluriclassi, soprattutto dalla scuola secondaria di primo grado in poi;
– accorpamento degli istituti con un numero di studenti inferiori ai minimi indicati, con l’ubicazione della presidenza nel Comune aggregatore dove vi è maggiore popolazione scolastica;
– istituti omnicomprensivi solo nelle località caratterizzate da particolare isolamento; garantire la presenza di licei, istituti tecnici e professionali in tutti e cinque gli ambiti territoriali, bloccando però il proliferare di indirizzi all’interno dell’istituzione scolastica per evitare la frammentazione dell’offerta formativa.