La situazione dei lavoratori della Clinica Luccioni, licenziati a giugno e tuttora disoccupati, è paradossale. Una situazione inaccettabile che sta mettendo a dura prova il futuro occupazionale di 40 lavoratori .
E’ quanto sostengono in una nota il segretario generale della Cgil, Angelo Summa, e Roberta Laurino, Segretario generale Fp Cgil.
A distanza di sei mesi, – ricordano – la Regione Basilicata non ha ancora assunto alcuna determinazione rispetto al contenzioso in essere tra Asp e proprietà della clinica che ha portato alla revoca della convenzione del sistema sanitario regionale con l’istituto clinico. Al di là di ogni valutazione sul merito del contenzioso amministrativo, consideriamo non più sostenibile la situazione di stallo determinatasi a causa dell’assoluto immobilismo della Regione che continua a lasciare i lavoratori in una situazione di incertezza sul loro futuro lavorativo.
Non è più tempo – concludono Summa e Laurino – di governare un settore fondamentale che riguarda la salute dei lucani sulla base della contingenza e in assenza di una visione programmatica anche per quel che concerne i rapporti con la sanità privata. Basta con la politica delle non scelte, occorre decidere e decidere in fretta in quanto il futuro occupazionale di questi lavoratori dipende esclusivamente dalle scelte che il governo regionale intenderà porre in atto.”
Sulla vicenda intervengono con una nota congiunta anche Fp Cisl, Uil Fpl e Fials.
“I problemi che gravitano sulla Luccioni necessitano di interventi che richiedono tempi troppo lunghi rispetto alle esigenze dei lavoratori, molti dei quali monoreddito, che ormai da circa sei mesi percepiscono un sussidio di disoccupazione irrilevante dal punto di vista economico. A nulla – si legge nella nota – sono serviti i lunghi tavoli istituzionali ai quali come organizzazioni sindacali abbiamo partecipato nella speranza di riuscire a trovare l’intesa giusta per poter continuare ad operare nel capoluogo di regione, mantenendo gli stessi livelli occupazionali. Insomma, vi è una vera e propria disputa rispetto alla quale pare proprio che l’Asp non possa dimostrare alcun segnale di disponibilità. Ci risulta addirittura che abbia concluso l’iter delle verifiche interne da pochi giorni, producendo un elaborato di centinaia di pagine contenenti le osservazioni che a quanto pare non lasciano presagire nulla di buono per il futuro della Clinica.
Al momento è chiaro solo che per capire come potrebbe evolversi la vicenda bisognerà attendere un iter troppo lungo incompatibile con le esigenze dei lavoratori.
Per questo motivo – conclude la nota di Fp Cisl, Uil Fpl e Fials – si chiede di convocare un tavolo straordinario al fine di trovare soluzioni alternative alla Luccioni che intravedano la possibilità di impiegare, provvisoriamente, tutte le professionalità un tempo assunte”