Entro il 2019 l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera avrà il servizio di radioterapia. E’ stato confermato nell’incontro svoltosi nell’autitorium del nosocomio nel corso del quale il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, e il direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto, hanno illustrato il progetto, finanziato dalla Regione Basilicata con circa quattro milioni di euro, redatto dall’architetto Antonio Maroscia. Sarà ora inviato Stazione unica appaltante regionale.
Su una superficie di 1350 metri quadrati contigua all’ospedale, si svilupperà una struttura che non solo terrà presenti le esigenze tecniche della radioterapia ma che avrà lo scopo soprattutto di mitigare i disagi dei pazienti, dei loro familiari e degli operatori sanitari che vi lavoreranno. Una struttura che presta attenzione all’umanizzazione dei percorsi terapeutici e che interagirà con l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) di Rionero.
“L’Irccs Crob di Rionero rappresenta l’hub, il fulcro del servizio regionale di radioterapia – ha affermato il presidente Pittella – e coordinerà la rete degli spoke, dei centri di Matera e di Potenza dove verranno garantite le terapie radianti. Gli spoke, come quello che contiamo d’inaugurare prima del 2019 a Matera, erogano prestazioni che hanno importanti riverberi sociali e umani. Strutture che alleviano le difficoltà e i disagi dei cittadini e dei familiari. Credo in questo disegno virtuoso con cui proviamo a dare risposte alla domanda di salute dei cittadini, non chiudiamo reparti e ospedali ma riorganizziamo il sistema complessivo”.
“La Basilicata è una delle regioni benchmark in Italia sotto il profilo della tenuta dei conti – ha concluso il presidente Pittella – ci sono delle scelte che la Regione e il governo regionale hanno compiuto che, a mio giudizio, sono importanti e strategiche.
Sulla Radioterapia e sulle patologie oncologiche non ci si può comportare con logiche puramente ragioneristiche. Si deve tentare di fare ogni sforzo per andare incontro al disagio e al dramma dei pazienti e delle loro famiglie. Magari qualche risparmio dobbiamo determinarlo in altro comparto, come stiamo provando a fare, badando sempre all’utilità della spesa”.