Mons. Ciro Fanelli, nuovo vescovo di Melfi, (nella foto di copertina) ha fatto ufficialmente ingresso nella nuova diocesi sabato pomeriggio, accolto da autorità civili e militari e da una folla di fedeli.
Prima della Santa Messa nella Cattedrale, dove è stata letta la bolla di nomina inviata da Papa Francesco, il nuovo pastore ha rivolto un pensiero alla mancanza di lavoro e di piena vicinanza agli ultimi.
In visita all’ospedale, inoltre, ha stretto le mani di tutti i degenti e reso noto la nascita del piccolo Lorenzo. “È un segno di vitalità di questa comunità – ha auspicato – siamo tutti chiamati a dare prospettiva, lontani dai facili egoismi, con spirito di fede e comunione.”
Nel porgere il saluto della città, il sindaco Livio Valvano ha ricordato quanto complessa sia la realtà pastorale e sociale che attende il nuovo vescovo.
“Siamo certi – ha detto Valvano – che Ella saprà sapientemente trovare risorse e risposte giuste anche perché potrà contare su una ricca esperienza sacerdotale.
Potrà contare anche sulla naturale convergenza nell’azione delle istituzioni laiche e di una predisposizione e un approccio di questa amministrazione a favorire, accompagnare e stimolare azioni di promozione dei basilari valori umani essenziali per la tenuta sociale.
Solo attraverso una diffusa convergenza di valori, di energie e di sentimenti si possono affrontare le sfide del presente.
In questo impegno nessuno di noi può sfuggire, nessun cittadino, imprenditore, lavoratore, amministratore, uomo, donna, tutti siamo chiamati non solo e semplicemente al rispetto delle regole, ma anche e soprattutto a far crescere una coscienza civica che abbia come obiettivo “il bene comune” che non si può realizzare se non si parte dalla considerazione degli ultimi e dalla loro inclusione”.
Parole di saluto ha rivolto al nuovo vescovo anche il Prsidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella.
“Lei proviene – ha detto – da una regione a noi vicina, dalla quale ci giunge l’eco della incisiva azione pastorale in favore degli ultimi, svolta nella Diocesi di Lucera-Troia sulla scia dell’insegnamento di monsignor Giuseppe Giuliano che l’ha voluta al suo fianco, in veste di vicario generale oltre che di parroco della Cattedrale di Lucera. La semplicità delle prime parole da lei pronunciate all’atto della nomina, con quel richiamo ad un senso di sorpresa e stupore che è proprio delle persone umilmente votate al bene comune – ha detto ancora il presidente – hanno fatto immediatamente breccia nel cuore dei lucani, i quali, ancor prima di conoscerla personalmente, sentono già di stimarla e di volerle bene. Nella sua immensa saggezza – ha aggiunto Pittella – Papa Francesco ha voluto che fosse un sacerdote vicino alle periferie geografiche ed esistenziali della Chiesa meridionale, un buon Pastore come lei, da sempre vicino agli ultimi, ai poveri e a quanti soffrono, a portare avanti l’opera avviata a Melfi, negli ultimi 14 anni, da monsignor Todisco”.
Un messaggio a mons. Ciro Fanelli è stato rivolto anche dalla delegazione regionale dell’Azione Cattolica.
“Pur non conoscendola ancora direttamente – scrivono la delegata Maria Giuseppina Della Speranza e l’assistente ecclesiastico don Mimmo Beneventi – sappiamo che possiamo attenderci da lei tanto bene per le sue doti umane e per la sua profonda cultura. Ci anima il desiderio di poter collaborare con lei e di essere la sua nuova famiglia”.