Durante l’assemblea regionale dell’Anci di Basilicata che si è voluta svolgere, non a caso, a Matera in occasione del terzo anniversario della proclamazione di Matera Capitale della Cultura 2019 il tema è ritornato nei vari interventi: stare insieme per vincere questa importante sfida.
Lo ha detto il presidente della Giunta Regionale di Basilicata Marcello Pittella, partecipando alla tavola rotonda, che ha aggiunto: “dobbiamo prendere esempio da quello che è successo a Matera perchè solo se faremo tutti un lavoro di squadra potremo guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo”.
Lo ha ricordato nella sua relazione il Presidente dell’Anci di Basilicata, Salvatore Adduce quando ha detto che “fin dal primo momento abbiamo affermato che il lungo percorso di Matera 2019 costituiva il progetto politico più importante degli ultimi anni e che ci avrebbe accompagnato per i prossimi anni. Un progetto – ha aggiunto – che deve coinvolgere tutti. Il territorio lucano, i comuni, le comunità. L’idea è semplice e ambiziosa al tempo stesso: non chiedere aiuto, ma proporre un terreno comune di lavoro. Oggi come allora è necessaria la coralità della comunità regionale”.
Stare insieme verso il 2019, superando – aggiungiamo noi – quel provincialismo che spesso ha rallentato la crescita della Basilicata.
Regione che pure fa segnare progressi in vari settori. Li ha ricordato il Presidente Pittella. “Stiamo camminando sulla strada giusta ed arriveremo pronti al 2019. I risultati delle nostre azioni – ha detto – sono sotto gli occhi di tutti e vogliamo consegnarli ai cittadini perchè siano loro a mostrare il gradimento, la valutazione, evitando l’autoreferenzialità”.
“Abbiamo iniziato il nostro cammino – ha aggiunto Pittella – in condizioni molto diverse da quelle attuali e molto più critiche a causa di contesti nazionali ed internazionali assai difficili. Partendo da quella grande giornata, il 17 ottobre del 2014, abbiamo prodotto risultati straordinari che ha riposizionato il ruolo della Basilicata sia sul piano meridionale che su quello nazionale.
Quando partimmo con la nostra programmazione la povertà in Italia segnavva un + 38 percento e la disoccupazione toccava il 17,4 percento. Oggi è scesa al 12,8 percento, mentre nel 2015 la povertà è calata del 4 percento e il pil è cresciuto del 5 percento. In questo cammino ha avuto, senza dubbio, un ruolo fondamentale Matera. Nei primi 3 mesi del 2017 i dati ci dicono che la Basilicata è il traino di tutto il Mezzogiorno. Per tutte queste ragioni possiamo guardare al futuro con un certo ottimismo.
Certo, molto altro c’è da fare – ha aggiunto Pittella – per ridurre ulteriormente la povertà e la disoccupazione. E dobbiamo provare a risolvere anche altri problemi, soprattutto per accrescere nella nostra comunità una sensibilità più europea e meno provinciale, anche nelle politiche pubbliche. Serve un ulteriore sussulto di qualità culturale e di collaborazione fra enti locali e governo nazionale”.
Alla collaborazione fra enti locali ha fatto riferimento anche Salvatore Adduce.
“Abbiamo sconfitto diffidenze e contrapposizioni e quella che in un primo momento sembrava solo una “operazione simpatia” via via si è trasformata in adesione entusiastica di tante comunità che a loro volta hanno prodotto nuovi progetti, altri programmi che facendo leva sulla cultura hanno cambiato in modo profondo l’agenda sociale politica e amministrativa.
In vista dell’appuntamento storico con il 2019 avvertiamo – ha aggiunto Adduce – la necessità impellente di strutturare in modo organico il rapporto tra i territori e Matera 2019. Pensiamo di proporre alla Regione e all’APT di organizzare nei prossimi mesi veri e propri itinerari che consentano di offrire alle molte migliaia di turisti, di visitatori l’opportunità di “scoprire” la Basilicata, predisponendo veri circuiti di visita. Ragionando con metodo razionale sul sistema di accessibilità e mobilità”.
E’ questa la via maestra che potrà portare Matera e l’intera Basilicata, l’intero popolo lucano all’appuntamento del 2019 protagonisti di un progetto con l’obiettivo, come i commissari hanno scritto nella motivazione che ha accompagnato la nomina di Matera capitale “di porsi alla guida di un movimento finalizzato all’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura, soprattutto attraverso nuove tecnologie e processi di apprendimento, che è un obiettivo visionario, e porta ad un programma ambizioso anche se rischioso”.
Ne sono tutti consapevoli. Ora si tratta di continuare su questa strada con il protagonismo che i lucani sanno mettere in campo pur tra tante difficoltà nella consapevolezza che, partendo dalla cultura, si può produrre sviluppo.