Abbiamo di Giovanni Imbrogno un ricordo che, come tutte le cose belle della vita, si colora di stima e amicizia sincera verso una persona che ha dedicato tutto se stessa per creare anche a Potenza una struttura che potesse aiutare chi avesse bisogno di cure, assistenza. Per dirla con lo slogan della giornata promossa dalla sezione Ant di Potenza: di una carezza.
A quanti si sono rivolti ai medici, agli infermieri, agli psicologi, ai volontari dell’Ant di Potenza questa “carezza” non è mai mancata. Non è mai mancata perchè il team creato da Giovanni Imbrogno, non senza difficoltà, ha fondato sulla solidarietà il proprio impegno. Solidarietà, lo sanno bene i tanti pazienti assistiti dall’Ant, che non significa soltanto assistenza medica.
Spesso Giovanni Imbrogno ci diceva che senza umanità nulla si può fare. Questo messaggio lui l’ha sempre trasferito ai suoi più stretti collaboratori, i quali hanno voluto che tutto questo non fosse dimenticato, decidendo di intitolargli la sede della sezione di Potenza dell’Ant.
Lo hanno fatto in una commovente cerimonia, svoltasi nell’ambito delle iniziative programmate per la seconda giornata della “Carezza”, che ha avuto anche momenti ludici (il “Primo Memorial Giovanni Imbrogno”, con l’incontro di calcio tra le rappresentative di ANT Basilicata e della Polizia di Stato – Questura di Potenza) e culturali con il coro polifonico “Vox Populi”, diretto da Paola Guarino, che si è esibito nel pomeriggio prima che venisse scoperta la targa in ricordo di Giovanni Imbrogno.
Presenti i familiari, i volontari dell’Ant e rappresentanti di altre associazioni, è intervenuta anche Raffaella Pannuti, presidente nazionale dell’Ant, che Giovanni Imbrogno ha avuto sempre al suo fianco soprattutto nei momenti di particolare difficoltà. Ricordiamo quando l’Ant fu costretta ad opporsi con fermezza alla decisione dell’Asp di non rinnovare la convenzione con l’associazione.
“Andremo avanti lo stesso. Non possiamo lasciare i nostri pazienti senza assistenza” ci diceva Giovanni Imbrogno. E così è stato. Vinse la sua caparbietà, la consapevolezza di avere dalla sua parte i più stretti collaboratori ma soprattutto le tante famiglie che hanno conosciuto quanto indispensabile sia il servizio che l’Ant assicura e che ad esso non hanno voluto e non vogliono rinunciare.
Ora tutto questo è patrimonio di chi prenderà la guida dell’associazione. Entrando nella sede di via Ciccotti a Potenza, quella targa ricorda che la strada è tracciata.