Si è conclusa con il rinvio a giudizio di dodici persone l’inchiesta della Squadra Mobile di Potenza, coordinata dal P.M. Francesco Basentini della Dda, sull’attività di un gruppo malavitoso che avrebbe tentato di estromettere alcuni addetti al servizio di vigilanza di locali notturni e discoteche di Potenza, Tito Scalo e Ruoti per conquistare illecitamente una significativa fetta di mercato dei servizi.
Le indagini iniziarono nel dicembre del 2015 in seguito alla denuncia di alcuni episodi di danneggiamento di locali pubblici a Potenza e in provincia, episodi verificatisi anche agli inizi del 2016.
A gennaio 2017 furono arrestate quattro persone: Alessandro Scavone, 42 anni, Michele Scavone, 44, Pasquale Ciciriello, 29, Ionut Luchian, 28.
I primi quattro con l’accusa di concorso in estorsioni, danneggiamenti, porto illegale di arma da taglio con l’aggravante di utilizzo di metodi propri di organizzazioni mafiose.
Alessandro Scavone e Giuseppe Martoccia devono rispondere anche di intestazione fittizia di beni e falsa attestazione di atti in riferimento alla gestione del bar-caffetteria “Nautilus” di Potenza: In pratica Martoccia avrebbe dichiarato la falsa assunzione di Alessandro Scavone, all’epoca detenuto in carcere, per fargli ottenere agevolazioni e permessi.
Un contributo importante all’inchiesta – come precisato dal Procuratore Gay durante la conferenza stampa – aveva dato un collaboratore di giustizia, fornendo preziosi elementi sull’attività malavitosa del gruppo e di chi erano i suoi componenti.
Gli indagati compariranno davanti ai giudici il 15 gennaio del prossimo anno.