Con riferimento al Comunicato e alla Conferenza Stampa della Regione Basilicata, Eni comunica che i risultati delle analisi, effettuate sui campioni di acqua di strato prelevati dal serbatoio di alimentazione e dalla testa pozzo Costa Molina 2, hanno confermato il pieno rispetto delle prescrizioni contenute nella DGR 963/16 in relazione a MDEA ed Ammine oltre che per gli altri parametri monitorati.
L’osservanza di tali parametri è assicurata sin dal riavvio del 19 luglio scorso e verificata mediante l’esecuzione di oltre 200 campionamenti ed analisi. In riferimento alle prescrizioni di 2 campionamenti giornalieri, Eni su base volontaria ne ha effettuati 3 al giorno a testimonianza dell’estrema attenzione e rispetto per l’ambiente e per garantire la massima aderenza alle prescrizioni.
Il rispetto di tali parametri è assicurato, sin dal riavvio, dalla separazione fisica in impianto tra le acque provenienti dalla sezione gas e le acque di strato. La documentazione inerente la separazione fisica è stata inviata a tutti gli Enti ed oggetto di verifica da parte degli stessi e dei consulenti della Procura. Per tale ragione è fisicamente impossibile che vi sia contaminazione da MDEA nell’acqua di strato reiniettata nel pozzo Costa Molina 2.
Eni prende atto che dal 4 settembre, giorno del campionamento ARPAB, non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte degli Enti competenti relativamente ad eventuali superamenti.
Eni, in via precauzionale e in attesa di ricevere la delibera della Giunta Regionale, sta comunque procedendo alla sospensione dell’attività di re-iniezione nel pozzo Costa Molina 2. La sospensione della re-iniezione non comporterà la fermata della produzione di idrocarburi.
Eni ribadisce di aver adempiuto a tutte le prescrizioni imposte dagli Enti competenti e conferma la presenza di tutte le condizioni di sicurezza e rispetto dell’ambiente nello svolgimento delle attività di esercizio.