Plaude Maurizio Bolognetti alla decisione della Giunta regionale di chiudere il pozzo di reiniezione Costa Molina 2 dopo che l’Arpab ha trovato sostanze pericolose (ammine) nella acque di strato (reiniettabili).
“Con buona pace di chi continua ad utilizzare la questione petrolio come mero corpo contundente da sbattere sulla testa di Marcello Pittella, a mo’ di battuta verrebbe da dire che finalmente “c’è un nuovo sceriffo in città” e, a quanto pare, intende far rispettare la legge.
La decisione presa dal Presidente della Giunta regionale di bloccare le attività di reiniezione delle acque di strato nel pozzo Costa Molina2, dimostra – sostiene Bolognetti – che avevamo ragione a nutrire fiducia nella capacità di questo governo regionale di imprimere un deciso e necessario cambio di rotta nella gestione dell’affaire petrolio.
Avanti così per tutelare ambiente e salute. Avanti così per far comprendere ai grandi player dell’energia che in Basilicata c’è una politica che intende governare il territorio, tutelare i cittadini, far rispettare le regole e le leggi. Avanti così verso sempre più rigorosi e stringenti controlli e magari verso l’approvazione di una legge che fissi limiti sul fronte di certe emissioni inquinanti, quali gli idrocarburi non-metano, per i quali, ahinoi, si registra un vuoto legislativo nazionale. Avanti così – conclude il segretario regionale dei Radicali Lucani – verso l’urgente varo, a tredici anni di distanza dall’approvazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, di un Piano Paesaggistico Regionale.