Secondo l’accusa, il decesso della neonata, avvenuto il 27 gennaio 2014, sarebbe stato causato dal ritardo con il quale sarebbe stato effettuato il taglio cesareo.
Per questo motivo due persone sono state rinviate a giudizio dal Gup del Tribunale di Potenza, Tiziana Petrocelli, con l’accusa di omicidio colposo. Prima udienza il prossimo 19 dicembre.
Si tratta di Mario Marra, all’epoca dei fatti direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza, e Maria Teresa Orlando, dirigente medico di guardia nel reparto di ostetricia la notte che avvenne il decesso della neonata.
Il ritardo con il quale sarebbe stato effettuato il cesareo avrebbe creato, secondo quanto emerso dalle indagini, sofferenza al feto che ne causò il decesso.
Marra è accusato di non aver garantito la disponibilità della sala parto 24 ore su 24.
Accusa che, per il tramite del difensore l’avv. Dino Donnoli, Marra respinge sicuro che in giudizio tutto sarò chiarito.
Nell’inchiesta era stata coinvolta anche la dirigente dell’Asp, Rosa Colasurdo, giudicata con rito abbreviato.