E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima storia di uso distorto della rete da parte degli adolescenti e della loro scarsa consapevolezza sulle insidie che si possono celare dietro ad uno schermo: un sessantaquattrenne di Catania, dopo aver conquistato la fiducia di un’adolescente lucana tramite il web, l’ha coinvolta in un perverso gioco sessuale.
In particolare l’uomo, fintosi coetaneo della ragazza, ha allacciato con lei una relazione inducendola ad avere rapporti sessuali e filmarli con il coinvolgimento anche del fratello e di un amico dietro la minaccia di divulgare quelle immagini alla sua scuola e ai genitori se avesse smesso di prestarsi a questo turpe rapporto.
“Quest’ultimo episodio ripropone il problema di una capillare azione di prevenzione e sensibilizzazione dei giovani per evitare di essere vittime di malintenzionati che usano per scopi perversi la rete”.
E’ quanto sostiene Alessandra Sprovera, legale, componente del direttivo dell’associazione “Il cielo nella stanza” che da anni svolge la sua attività proprio allo scopo di prevenire i rischi di un uso distorto di internet.
“Sempre più spesso i ragazzi inconsapevolmente scelgono di instaurare rapporti ritenuti di amicizia o d’amore con compagni virtuali piuttosto che con persone reali. Questo perché con uno schermo che separa dal proprio interlocutore si è privi di inibizione.
Il non rendersi conto dei rischi – afferma Sprovera – è un atteggiamento purtroppo ricorrente non solo tra i giovani ma anche tra gli adulti. Questo è l’aspetto più preoccupante, il ritenere tutto ovvio, normale, scontato non consente di prendere coscienza della necessità di prevenire queste situazioni e di educare i giovanissimi all’affettività reale.
E’ proprio partendo da tali considerazioni che – ricorda Luciana Sprovera – l’Associazione “Il Cielo nella Stanza – associazione per il contrasto della violenza on line”, nata a Potenza a seguito di un grave caso di cyberbullismo, mette in atto da alcuni anni una capillare azione di sensibilizzazione non solo dei giovani ma anche delle famiglie e di tutti coloro che operano a contatto con essi attraverso incontri nelle scuole tenuti da esperti dell’associazione, finalizzati alla prevenzione dei fenomeni legati ad un cattivo utilizzo della rete.