Da sempre le problematiche legate alla presenza di manodopera straniera a Tempa Rossa sono state oggetto di attenzione dell’azione sindacale della Cgil Basilicata.
In una nota a firma congiunta del segretario generale Angelo Summa e di Vincenzo Esposito della segreteria del sindacato, si ricorda che da un anno vengono denunciati accordi che eludono le applicazioni dei contratti che riguardano sia i lavoratori stranieri siai lavoratori dell’area. Sono diverse le aziende dell’indotto, infatti, che applicano contratti con paga forfettaria.
Sulla base di questi elementi, al fine di ripristinare una situazione di assoluta trasparenza e di tutela dei diritti di tutti i lavoratori, Summa ed Esposito chiedono che la Regione Basilicata convochi con urgenza un tavolo di discussione al quale siano presenti le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti delle aziende dell’indotto e del capofila del cantiere Tecnimont.
“Tra le tante questioni, – precisano – si chiede che venga affrontata prima fra tutte quella legata alla presenza dei lavoratori stranieri, le cui condizioni retributive e lavorative creano condizioni di sfruttamento e di non applicazione dei contratti, elemento determinante del ricorso alla manodopera straniera che sta creando tensioni all’interno del cantiere specialmente nei casi di riduzione della mole di lavoro, vista la fase di completamento del progetto. Altra questione da affrontare, infine, è la mancata applicazione della cassa integrazione da parte delle aziende delle indotto”.
Risale a non molto tempo fa l’accordo tra le organizzazioni sindacali e Tecnimont sull’occupazione di manodopera locale nel passaggio da un appalto a un altro che deve mantenere i suoi effetti in modo più efficace. Chiediamo pertanto- concludono Sulla ed Esposito – l’intervento del governatore regionale Marcello Pittella e dell’assessore regionale alle Attività produttive Roberto Cifarelli.