Si è svolta questa mattina, venerdì 29 settembre, nella sala Verrastro della Regione Basilicata a Potenza, la conferenza stampa dedicata ad illustrare l’iter del riesame dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) relativa al Centro Olio della Val d’Agri.
Sono intervenuti all’incontro con i giornalisti, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore all’Ambiente ed Energia Francesco Pietrantuono, la dirigente del dipartimento Ambiente ed Energia, Carmen Santoro.
PIl presidente Pittella continua, con decisione, a mantenere un rapporto costante di informazione con la stampa e con i cittadini, dopo aver approfondito secondo criteri scientifici ogni studio e proposta, mettendo al primo posto, per le valutazioni, la salute del cittadino e del territorio.
“Abbiamo scritto una lettera, a mia firma, ai ministeri dell’Ambiente e della Sanità – spiega Pittella – per chiedere ai due ministri di approfondire la portata dello studio Vis redatto dal Prof. Bianchi e di far conoscere alla Regione Basilicata le risultanze di questo approfondimento. Così, potrò fare ogni atto utile, anche quello più estremo, se questo approfondimento dovesse consegnarci delle responsabilità.
C’è un procedimento Aia in revisione e oggi andremo a tenere la conferenza stampa di servizio decisoria sul piano di monitoraggio e controllo”.
“Abbiamo affidato alla sezione qualità dell’aria del Cnr e a Ispra il compito di supportarci affinché – ha aggiunto il presidente – ci indichino tutte le prescrizioni da inserire nell’Aia e che diventeranno vangelo per l’Eni per quanto riguarda le soglie di emissione.
Cnr e Ispra dovranno anche coinvolgere il gruppo di lavoro che si è occupato delle valutazioni di impatto aria affinché possano approfondire ulteriormente la materia relativa alle emissioni e comunicarci i risultati”.
Le proposte del presidente Pittella e dei responsabili del dipartimento Ambiente si rivolgono anche ad un ulteriore estensione per quanto riguarda l’indagine epidemiologica:
“Abbiamo pensato di estendere l’indagine epidemiologica, anche alla luce dello studio Vis, all’intera popolazione della Val d’Agri e non a campione, perché ritengo che tale analisi possa avere ulteriore valore scientifico e riverberi sulla tutela dell’uomo quanto più ampio è lo spettro dei cittadini che andremo a considerare”.
Per quanto riguarda le misure di sicurezza da applicare al Centro Oli, la dirigente del dipartimento Ambiente ed Energia, Carmen Santoro, ha fornito un utile esempio per illustrare le modalità operative:
“Con la recente sospensione del Cova abbiamo chiesto ad Eni misure di manutenzione straordinaria affinché l’attività estrattiva potesse continuare in sicurezza. Questi interventi includevano i doppi fondi nei serbatoi di stoccaggio e il controllo delle reti sterrate e interrate.
L’Eni – ha proseguito la dottoressa Santoro – prevede, per monitorare i doppi fondi, un sistema di spie che comunicano giornalmente lo stato dei serbatoi ed eventuali perdite. Noi abbiamo proposto non solo ulteriori tecnologie di monitoraggio, ma anche l’ispezione visiva, con il controllo personale dei doppi fondi da parte di un addetto con strumenti particolari”.
In merito agli standard emissivi, la dottoressa Santoro ha aggiunto che una volta controllata la conformità degli stessi, potrebbe essere possibile, qualora ce ne sia necessità, di individuarne di ulteriori.