“Dopo aver posto in agenda Matera capitale europea della cultura, abbiamo come regione recuperato la sfida titanica per un regionalismo nuovo di maggiore cooperazione e sintonia con il governo nazionale. Vogliamo vincere la scommessa, con il presidente Gentiloni e con i ministri, per dimostrare la responsabilità matura di una classe dirigente che ce la vuole fare, che ha fatto un gran passo in avanti e prova a recuperare fiducia e credibilità”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che oggi ha partecipato a Roma, a Palazzo Chigi, alla firma del Contratto istituzionale di sviluppo con il quale si definiscono le modalità di gestione del primo programma infrastrutturale per Matera2019 e si assegna a Invitalia il compito di gestire e coordinare gli investimenti con procedure rapide e secondo un preciso cronoprogramma definito per ciascuna azione.
“Voglio ringraziare tutti gli attori istituzionali – ha aggiunto Pittella – che ci hanno consentito oggi di sottoscrivere questo accordo, a partire dal Governo, dal presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e da tutti gli altri ministri che da subito hanno visto in Matera2019 una opportunità per il Paese. Siamo convinti che quando si lavora insieme cresce la forza di restare uniti, di tenere unito il Paese. Noi abbiamo provato nel metodo e nel merito, a recuperare questa sfida e rilanciarla. Lo abbiamo fatto con il Patto per il sud, uno degli esperimenti più riusciti per metodologia innovativa, e lo abbiamo fatto in occasione della definizione del cronoprogramma concordato con il Governo accelerando i tempi di realizzazione degli interventi a beneficio della città e dell’intera regione”.
“Vogliamo vincere questa scommessa, con lei e con il suo governo – ha ribadito Pittella rivolgendosi al Capo del Governo – in affiancando operativamente persone di qualità come Nastasi e Arcuri, anche per consegnare alla nostra regione il significato più avanzato di una classe politica matura e che dimostra di volerlo e di saperlo fare. Inversione di un paradigma di un sud non più assistito e di una regione, come la Basilicata, al servizio dell’intero paese nella convinzione che attraverso un’azione sinergica si possa lanciare e vincere la sfida del futuro”.