“Sono molto soddisfatto dello stato di avanzamento degli investimenti previsti dal Patto per la Basilicata. La macchina si è messa in moto, sta accelerando i tempi e sono certo che riusciremo a raggiungere importanti traguardi per lo sviluppo della Basilicata e in vista dell’importante appuntamento del 2019”.
Lo ha detto il ministro alla Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, al termine di un incontro avuto con il presidente della Regione, Marcello Pittella, il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e con i tecnici degli enti interessanti.
Dal quadro della situazione aggiornata al 18 settembre è emerso che i lavori in esecuzione hanno un valore complessivo di 908 milioni di euro, rispetto ai 568 milioni di euro registrati nel report di giugno. “Un ulteriore e consistente avanzamento – ha commentato il ministro – che deve renderci molto ottimisti rispetto a come si sta procedendo”.
Tra affidamenti e progettazioni in corso si è impegnato un miliardo e 600 milioni rispetto a un miliardo e 200 milioni registrato sempre lo scorso giugno.
Per quel che riguarda le opere relative a Matera 2019, sono già stati appaltati 77 milioni di euro, 60 milioni sono in fase di appalto e 35 milioni sono attestati sul contratto di sviluppo.
A tal proposito De Vincenti ha annunciato che il 26 settembre, a Palazzo Chigi, verrà firmato il contratto istituzionale di sviluppo.
“Si tratta – ha concluso De Vincenti – di un importante appuntamento con il quale daremo vita alla governance degli investimenti sulle opere da realizzare con risorse immediatamente disponibili”.
Molto soddisfatto anche il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, per l’esito del monitoraggio che conferma il grande impegno e la forte determinazione che stiamo mettendo in campo per la buona riuscita del Patto per la Basilicata”.
Pittella, infine, ha ringraziato il ministro “per la proficua e costante interlocuzione che consente al nostro territorio di recuperare fiducia nei confronti delle iniziative avviate in vista delle importanti sfide che abbiamo davanti”.
Al termine dell’incontro il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, hanno incontrato le parti sociali per precisare i contenuti della norma riguardante le zone economiche speciali (Zes).
“Con il disegno di legge Mezzogiorno – ha detto De Vincenti – abbiamo delineato i contorni di fondo che devono avere le Zone economiche speciali nel Sud e abbiamo demandato alle regioni la possibilità di fare le loro proposte. Entro la metà di ottobre prevediamo di compiere altri passi con due decreti del presidente del Consiglio dei ministri con i quali intendiamo da una parte precisare le delimitazioni delle zes e dall’altro indicare le semplificazioni burocratiche capaci di rendere più attrattive queste aree”.
Il ministro ha reso noto che le aree riguardano principalmente i porti marittimi e, in secondo luogo, gli interporti facendo l’esempio della regione Campania che ha già presentato una sua proposta. “In questa circostanza è stato definito un triangolo che interessa una parte del porto di Napoli, il porto di Salerno e gli interporti di Nola e di Marcianise. Ovviamente la Zes interesserà non tutta l’area, ma solo i vertici di questo triangolo consapevoli come siamo che i benefici si riverseranno su tutta la regione. Le regioni che non hanno porti possono candidare zes di collegamento con quelle che li hanno come, ad esempio, l’area di Metaponto-Ferrandina che per vocazione geografica è proiettata verso il porto di Taranto”.
A tal proposito il presidente della Regione ha confermato la centralità della piattaforma logistica di Ferrandina, fra l’altro come suggerito da un recente studio specifico recentemente accolto dal governo regionale.
“Lo studio – ha detto Pittella – suggeriva anche un’altra area sul corridoio tirrenico capace di collegarsi da una parte con il porto di Gioia Tauro e dall’altra con i porti di Salerno e Napoli. Ma quest’ultima resta solo una ipotesi. E poiché dobbiamo lavorare per priorità resta inteso che per la Regione Basilicata prima di tutto viene la piattaforma di Ferrandina che realizzeremo con le risorse previste proprio da Patto per la Basilicata. Ulteriori ipotesi verranno verificate in un secondo momento”.
Pittella ha ringraziato il Governo per “un provvedimento legislativo molto importante come quello delle zes che nel Mezzogiorno può davvero realizzare positive opportunità in termini di crescita economica ed occupazionale”.