“La Asm ha già avviato la procedura amministrativa e formalizzerà entro l’inizio della prossima settimana al Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata la richiesta di accreditamento provvisorio della nuova dialisi dell’ospedale di Tinchi”.
Ne dà notizia il responsabile della Gestione Tecnica Asm ing. Nicola Pio Sannicola, dopo che il Dipartimento Politiche della Persona ha comunicato che la istanza di accreditamento provvisorio, trattandosi di struttura pubblica, non potrà che venire dall’Azienda sanitaria.
In sintesi, la dialisi è stata costruita e completata a luglio con oneri a carico dell’Ati Spindial Dial Point, aggiudicataria di un appalto di project financing bandito dall’Asm.
Il capitolato prevedeva che, oltre a costruire la dialisi, la Spindial richiedesse direttamente alla Regione Basilicata il necessario accreditamento provvisorio per avviare le attività sanitarie. L’Ati, conclusi i lavori di costruzione, aveva immediatamente chiesto alla Regione il rilascio del nulla osta provvisorio, in modo da permettere la tempestiva apertura del centro.
Gli uffici del Dipartimento della Regione -con lettera pervenuta all’Asm- hanno ritenuto invece che, trattandosi di una struttura pubblica, l’accreditamento provvisorio possa richiederlo soltanto l’Azienda Sanitaria. Il Direttore Generale Pietro Quinto ha pertanto dato mandato agli uffici di presentare istanza entro gli inizi della prossima settimana.
L’accreditamento è l’obbligatorio semaforo verde (legge regionale n. 28/2000) all’avvio di una attività sanitaria in struttura pubblica, nonché sorta di bollino blu circa la presenza di elevati standard di sicurezza e qualità delle cure.
La dialisi sarà perciò aperta, nel rispetto di tutti i passaggi previsti dalle norme, non appena il Dipartimento Politiche della Persona concluderà il già avviato iter di accreditamento provvisorio. L’Azienda fisserà l’inaugurazione della dialisi di Tinchi quando otterrà l’accreditamento regionale, in modo da dare ai pazienti la certezza della qualità della struttura e la sicurezza che le cure saranno effettivamente erogate un minuto dopo il taglio del nastro”.