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Letto Reddito minimo di inserimento: al via progetto formativo per i 3.870 beneficiari
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Reddito minimo di inserimento: al via progetto formativo per i 3.870 beneficiari

USB - Ufficio Stampa Basilicata 23 Agosto 2017
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“I beneficiari del reddito minimo di inserimento svolgeranno, nei comuni che hanno aderito al programma, attività di pubblica utilità. Diventa quindi indispensabile innalzare le loro competenze anche per migliorare le condizioni di occupabilità e favorire il loro progressivo ingresso nel mondo del lavoro. Per questa ragione la Giunta regionale ha approvato un progetto formativo e uno schema di convenzione con l’agenzia regionale Lab (Lavoro e Apprendimento Basilicata) che prevede un investimento complessivo di un milione e 100 mila euro derivante dal Po Fse 2014 / 2020”.

A darne notizia è l’assessore regionale alle Attività produttive, Roberto Cifarelli.

Il progetto formativo, in particolare, sarà finalizzato a far acquisire ai beneficiari del programma di reddito minimo d’inserimento competenze trasversali e sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, rilevanti ai fini dell’inclusione sociale in relazione allo specifico ambiente in cui saranno inseriti.

La formazione avrà una durata complessiva di 15 ore da realizzarsi a cura dell’Agenzia Lab (che a sua volta sta sottoscrivendo una convenzione con l’Ispettorato del lavoro), in collaborazione con ciascun Comune della Regione .

I beneficiari ammessi al programma Reddito minimo d’inserimento sono attualmente 3.870 di cui 3133 rientranti nella categoria B e 737 appartenenti alla categoria A.

“Il progetto – spiega l’assessore Cifarelli – prevede interventi diretti a contrastare il deficit formativo in funzione sinergica rispetto alla lotta all’esclusione sociale, attraverso l’erogazione di percorsi con l’obiettivo di facilitare il rapporto con il mondo del lavoro attraverso azioni di orientamento e di innalzamento delle competenze trasversali”.

Nello specifico, gli ambiti di intervento rispetto a cui sarà sviluppata una azione formativa propedeutica al programma di reddito minimo di inserimento sono:

  • valorizzazione dei beni culturali e artistici;
  • custodia e vigilanza;
  • attività ausiliare di tipo sociale a carattere temporaneo;
  • piccoli lavori di messa in sicurezza del territorio e di manutenzione del verde pubblico, dei monumenti, della viabilità;
  • raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani;
  • altre attività individuate dai soggetti proponenti.

Mentre i contenuti formativi verteranno sui seguenti temi: il mercato del lavoro, disciplina giuridica; gli attori: i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni datoriali; tutela della salute e della sicurezza sul lavoro; l’assicurazione infortuni e le nuove problematiche; il rafforzamento della capacità di risoluzione dei problemi; capacità comunicative.

Intanto, nella giornata di ieri, con una lettera a firma del direttore Antonio Fiore, l’Agenzia regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata (LAB) ha trasmesso a tutti i Comuni della regione il testo della convenzione che i sindaci dovranno sottoscrivere per avviare il programma “Reddito minimo di inserimento”.

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