Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Il degrado delle stazioni ferroviarie denunciato da "I non pendolari di Basilicata"
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Attualità > Il degrado delle stazioni ferroviarie denunciato da "I non pendolari di Basilicata"
Attualità

Il degrado delle stazioni ferroviarie denunciato da "I non pendolari di Basilicata"

USB - Ufficio Stampa Basilicata 31 Luglio 2017
Condividi
Condividi

I non pendolari di Basilicata  in una nota denunciano nuovamente lo stato di degrado e abbandono di molti edifici delle Ferrovie dello Stato, in particolare dei 36 scali lucani.

- Advertisement -
Ad image
Stazione di Rionro

Siamo tornati a vedere, dopo aver denunciato lo stato di degrado e abbandono di molti edifici delle Ferrovie dello Stato, se qualcosa è migliorato. Abbiamo scelto tra tutti i 36 scali lucani quelli messi peggio convinti che, dopo l’invito a bonificare ambienti e strutture allo sfascio, l’azienda avesse nel frattempo provveduto.

Stazione di Metaponto

Dodici mesi fa l’analisi che uscì da resoconti e reportage fotografici fu desolante: muri imbrattati, sottopassi usati come gabinetti, wc chiusi o malmessi, infiltrazioni d’acqua nelle murature, escrementi di volatili sui marciapiedi, rifiuti ovunque, magazzini vandalizzati, lampioni non funzionanti, concentrazione di barriere architettoniche più che in ogni altro luogo pubblico. Tante cose non andavano e l’abbiamo dimostrato aiutati da fotografie che dicevano più delle parole.

Stazione di Metaponto

La situazione che abbiamo (ri)trovato è, esclusi pochi casi, ancora la stessa. E non va bene. Non va bene soprattutto perchè fu la stessa Rfi a dare una serie di garanzie. Ad esempio: la maggior parte delle stazioni non è più presenzita da personale ma questo, dissero, «non significa averle abbandonate perchè verifichiamo caso per caso la possibilità di valorizzarle con l’apertura di bar, edicole o altri esercizi commerciali. Se poi questo non è possibile, Rfi si attiva con enti locali o associazioni no profit per cedere, in comodato gratuito, i locali non più funzionali all’attività ferroviaria in cambio di piccola manutenzione. Se anche questo non è realizzabile», spiegava sempre Rfi, «attrezziamo pensiline aperte attrezzate o aree per l’attesa negli atrii: ciò permette di garantire ai passeggeri il riparo dagli agenti atmosferici e il decoro delle strutture». Non è così.

Stazione di Possidente

L’avevamo detto un anno fa e lo ripetiamo oggi: le stazioni non presenziate sono in balìa di vandali, incuria, degrado; anche quelle concesse a enti pubblici in realtà sono decadenti e bersaglio di atti distruttivi. Risulta difficile capire perchè Rfi non riesca nemmeno a sistemare una lampadina in tempi celeri. Se non si interviene a difendere queste strutture, a dare loro di nuovo una funzione sociale mettendole a disposizione della comunità, torneremo anche l’anno prossimo a raccontare di infrastrutture fatiscenti, a pezzi. Il guaio è che la gente in treno ci va, in stazione ci vive e, a fronte di un servizio che paga caro, ha in cambio ambienti e strutture inadeguate, tristi, decadenti.
Spesso, troppo spesso, di fronte all’arrogante insensibilità degli amministratori che tocchiamo regolarmente con mano, ci viene da chiederci: ma Rfi fa manutenzione? Come la fa? Dov’è finita la Regione Basilicata? Non è una minaccia ma una promessa: torneremo di nuovo, tra un anno, a parlare di stazioni dimenticate.

Potrebbe interessarti anche:

Successo per la partecipazione del Lions Club Melfi alla Colletta Alimentare

L’Assostampa Basilicata aderisce con convinzione allo sciopero dei giornalisti proclamato dalla Fnsi

“In farmacia per i bambini 2025”. Iniziativa della Fondazione Francesca Rava per chi ha bisogno

Inaugurazione Centro Antiviolenza e Casa Rifugio “Elisa Claps”

Basilicata: compie 50 anni l’Unione regionale cuochi lucani

Tag i non pendolari, rfi, stazioni ferroviarie
USB - Ufficio Stampa Basilicata 31 Luglio 2017 31 Luglio 2017
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente L'ultimo saluto al prof. Ignazio Olivieri
Successivo Unitalsi, una grande famiglia che viaggia sul treno bianco
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

Successo per la partecipazione del Lions Club Melfi alla Colletta Alimentare
Continuità assistenziale e organizzazione sanitaria, gli impegni dell’Asp
Domenica 16 novembre la Caritas diocesana di Matera-Irsina presenta evento per la 9° giornata mondiale dei poveri
Soroptimist Club di Potenza, “Salute in Rosa – Dalla prevenzione alla cura: consapevolezza e strategie”
Maltrattamenti ai danni della moglie, arrestato dalla Polizia a Matera
PMI DAY 2025, imprenditori all’IPSIA Giorgi per far conoscere le opportunità dell’industria lucana
L’Assostampa Basilicata aderisce con convinzione allo sciopero dei giornalisti proclamato dalla Fnsi
Palestinese Yaeesh si ferisce in cella a Melfi per protesta
Screening del diabete. Latronico: “”La prevenzione è fondamentale”  
Nemoli si prepara ai nuovi spettacoli dedicati a Leonardo da Vinci
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?