Si è svolto questa mattina, lunedì 24 luglio, presso la sala B del palazzo degli Uffici dell’Ospedale San Carlo di Potenza, l’incontro tra i giornalisti e l’associazione Vivere Donna, impegnata volontariamente da oltre quindici anni nell’assistenza alle pazienti oncologiche della UOC di Chirurgia Senologica.
Tra le recenti iniziative dell’associazione, quella di donare 5 televisori, uno per ogni stanza del reparto di Senologia, 10 nuove borse per il drenaggio e 5 sedie sdraio a disposizione dei familiari.
Intervenuti in sala il direttore generale dell’Ospedale San Carlo, Rocco Maglietta, la presidente dell’associazione Vivere Donna, Carmen Paradiso, la direzione strategica del San Carlo.
Diverse sono state le questioni che hanno interessato la Senologia del San Carlo nell’ultimo mese e di cui si è discusso durante la conferenza stampa al fine non solo di offrire un chiarimento ai pazienti della struttura ospedaliera potentina ma anche di rassicurare ed evitare allarmismi frutto di fraintendimenti.
Il riferimento è, in particolare, all’ipotesi di accorpamento e centralizzazione della Senologia presso l’Irccs Crob di Rionero, ipotesi che, secondo l’associazione, ridurrebbe qualità e quantità del servizio. Tuttavia, su questo punto, Il direttore generale del San Carlo Rocco Maglietta ha rassicurato che si tratta di un’ipotesi infondata, ricordando anche che da settembre presso il San Carlo sarà attivo il servizio di radioterapia.
In Basilicata ogni anno si registrano circa 480 nuovi casi di tumore della mammella, al programma di screening ha aderito più del 70% delle donne della popolazione bersaglio (una delle percentuali più alte d’Italia) e quale diretta conseguenza della precocità delle diagnosi, si registrano i più bassi indici di mortalità per tumore della mammella d’Italia, pari a meno 100 decessi per anno. Quella del San Carlo, dunque, rappresenta un’Unità Complessa modello di chirurgia senologica per tutto il Sud Italia. Sono 285 i casi di neoplasie mammarie trattate nell’ultimo anno, dato che la rende la chirurgia che opera più tumori in Basilicata.
“Nonostante i dati lo permettano e il San Carlo possieda tutte le caratteristiche secondo le linee di indirizzo Ministeriali – spiega Carmen Paradiso, presidente dell’associazione Vivere Donna – la Basilicata non ha ancora attivato la Breast Unit, ovvero il modello organizzativo che migliora la diagnostica e la cura delle pazienti oncologiche, e chiediamo al Governo regionale il perché di questo ritardo. La Breast Unit permetterebbe il miglioramento del percorso diagnostico e terapeutico, eviterebbe emigrazione sanitaria, garantirebbe percorsi dedicati alle pazienti oncologiche con patologia ereditaria. Svolgerebbe inoltre funzione di informazione e prevenzione”.
C’è da aggiungere che l’estensione della fascia di età, 65 – 75 anni, per lo screening, comporterà un aumento delle diagnosi e quindi maggiore necessità di un unità di sostegno ai pazienti.
L’attenzione è stata poi rivolta al Registro Tumori della Basilicata che, secondo l’associazione, si occupa di raccogliere dati numerici sui tumori e sulle tipologie, senza però individuarne le cause e le eventuali relazioni collegate al rischio ambientale. Per questo, l’associazione Vivere Donna chiederà al Governo regionale la riorganizzazione e l’ampliamento dell’unità preposta alla gestione del Registro, unità, inoltre, esigua rispetto alla mole di lavoro da gestire.
Non da ultima la questione delle dimissioni volontarie del dott. Enrico Mazzeo Cicchetti, capo dipartimento della Chirurgia e primario di Senologia al San Carlo, in pensione anticipata dal 1 agosto prossimo.
“Si è trattato di un atto volontario – dice il direttore generale del San Carlo, Rocco Maglietta – nonostante l’impegno ad attivare tutte le procedure necessarie a mantenere in servizio il dottor Mazzeo, nel momento in cui avesse ritirato le dimissioni da lui presentate. Il reparto continua la sua storia, abbiamo bandito il concorso per direttore di struttura complessa di Senologia, che è l’unica in regione e resta al San Carlo”.