Ha parlato con molta franchezza il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, incontrando, con l’assessore all’agricoltura, Luca Braia, il Coordinamento dei Sindaci del Metapontino per discutere della crisi idrica che interessa anche la Basilicata, causando gravi problemi all’agricoltura.
“Siamo qui per capire le cose che non vanno nella gestione dell’acqua nella nostra regione. In Basilicata – ha detto Pittella- abbiamo una crisi idrica, ma bisogna assolutamente evitare di fare allarmismo: avremmo potuto lavarci la coscienza dichiarando lo stato di emergenza ma non lo abbiamo fatto. Abbiamo invece deciso di dare fondo a tutte le energie tecniche ed organizzative disponibili, provando a resistere in un momento di difficoltà, erogando comunque acqua al settore agricolo, ma anche invitando gli operatori a farne un uso razionato e razionale”.
Sulla crisi idrica si sta discutendo da giugno dopo un precedente incontro tecnico con esponenti dell’esecutivo lucano, del Consorzio di bonifica, dell’Autorità di Bacino e delle organizzazioni di categoria, che si era tenuto per trovare soluzioni concrete alle difficoltà di approvvigionamento idrico nel settore primario.
“Ho accolto favorevolmente – ha detto il presidente Pittella – la richiesta di incontro che Gianni Fabbris della Rete dei Municipi rurali ed i sindaci del Metapontino, con i quali sono quotidianamente in contatto, hanno inteso rivolgere alla mia persona ma anche alla squadra che nelle varie articolazioni regionali in questa fase sta lavorando, anche molto alacremente, sul tema della crisi idrica.
Come Regione stiamo facendo il possibile. Di turnazioni nell’erogazione delle risorse, se non tecniche – ha chiarito il governatore – qui in Basilicata non ce ne sono, nemmeno per le colture. Abbiamo pensato di intraprendere questa strada, a costo di rivedere l’accordo con la Puglia in favore della nostra agricoltura. Stiamo avviando, con mille difficoltà – ha detto ancora – opere che garantiranno nei prossimi mesi risorse ulteriori d’acqua. Basti pensare al progetto in via di approvazione relativo alla traversa del Sarmento, per creare dal prossimo inverno un collegamento con la diga di Montecotugno. Ma abbiamo anche dato corso ad un’interlocuzione con l’Enel per utilizzare parte dell’acqua del Cogliandrino, attualmente usata per produrre energia elettrica, anche per le esigenze del comparto agricolo. Nonostante la crisi, quindi, abbiamo deciso di continuare a dare risorse idriche al settore agricolo in questa fase. Nel frattempo stiamo studiando soluzioni per recuperare ulteriore acqua da erogare nel secondo semestre”.
Intanto continua, come previsto, il monitoraggio dello stato degli invasi, nei quali ci sono 168 milioni di metri cubi d’acqua in meno ed una diminuzione rispetto al 2016 di 54 milioni di metri cubi. Lo ha confermato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia il quale ha ribadito l’impegno che la Regione ha preso e continua a mantenere e la garanzia di erogazione dell’acqua per il comparto agricolo di Basilicata, nonostante le tante difficoltà legate alla pressoché mancanza di piogge, che vengono affrontate in maniera condivisa con tutti gli attori preposti alla gestione della risorsa. ”
Siamo impegnati a monitorare l’avanzamento quotidiano insieme ad Alsia ed al Consorzio di Bonifica, con particolare attenzione alle condizioni meteorologiche, all’uso efficace delle risorsa stessa ed alla valutazione delle esigenze delle produzioni di prossimo inizio, ovvero quelle autunno-vernine.
L’appello che rivolgiamo a tutti – ha detto Braia – è nuovamente quello alla responsabilità collettiva e all’uso razionale della risorsa. Di grande importanza – ha aggiunto – sarà l’investimento a cui la Regione sta lavorando per il completamento della Traversa del Sarmento da rendere funzionale sin dal prossimo inverno per incrementare di 50 milioni di metri cubi la disponibilità di acqua della diga di Monte Cotugno. Altri investimenti programmati riguardano la traversa del Sauro e il completamento della conturizzazione da parte del Consorzio di Bonifica.
Ci riserviamo di convocare – ha concluso Braia – un nuovo incontro di tavolo tecnico fra due settimane, affrontando e risolvendo, come stiamo già facendo, le difficoltà tecniche che ci vengono segnalate dalle aziende, dagli agricoltori e dai comuni, in maniera puntuale nelle diverse zone. Le decisioni saranno da parte nostra sempre comunicate in maniera trasparente, soprattutto nel caso in cui si rappresentasse l’eventualità di dover riprogrammare alcune colture autunno-vernine che non possano continuare le pratiche agronomiche”.