Nell’ultimo anno l’uso del drone ha fatto registrare una evoluzione esponenziale sia nella tecnologia che nelle applicazioni professionali.
Dal punto di vista geologico l’utilizzo dei droni ha raggiunto in breve tempo degli ambiti e dei settori di applicazione, quantitativi e qualitativi, che spaziano in tante direzioni: da supporto al rilevamento geomorfologico a quello sul dissesto idrogeologico, dai sopralluoghi tecnici fino alle ispezioni e controllo di ampie porzioni del territorio, per citarne solo qualcuno.
Sono questi i temi affrontati, lunedì 17 luglio, presso l’Ordine dei Geologi di Basilicata in un seminario dedicato all’utilizzo dei droni in ambito geologico dal titolo “Il Rilievo Geomorfologico da Drone per la Valutazione degli Scenari di Rischi Idrogeologici”.
Un appuntamento scientifico di tutto rilievo atteso che l’uso di questo velivolo ai fini lavorativi permette di effettuare con efficacia la mappatura di un settore specifico del territorio di interesse e di conseguenza offre un valido contributo alla redazione della cartografia tematica.
Nello specifico il drone, che è tecnicamente denominato SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto), è un velivolo che opera senza pilota e che viene controllato in remoto da un operatore a terra. Le piattaforme utilizzate sono sia ad elica che ad ala fissa e i voli vengono eseguiti con più modalità: manuale, semi-automatica o automatica.
A bordo dell’aeromobile può essere installata una vasta gamma di sensori che spaziano dalle fotocamere digitali ad alta definizione, termiche, ad infrarossi, laser scanner, ecc. permettendo applicazioni multiparametriche e multidisciplinari.
In questa maniera è possibile definire con precisione le aree oggetto di osservazione quali siti colpiti da calamità naturali come i terremoti, frane, esondazioni, incendi, ecc. permettendo una esatta elaborazione degli scenari di rischio e gestione delle emergenze.
Gerardo Colangelo presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata evidenzia come “workshop di questo tipo rappresentano una opportunità di approfondimento per i liberi professionisti che, grazie all’evoluzione di nuove tecniche e metodologie di osservazione riescono a sviluppare ed ampliare il proprio know how di conoscenze”.
Nel corso del convegno – organizzato con il supporto tecnico della società campana Analist Group – è stata focalizzata l’attenzione sui principi fondamentali che consentono il funzionamento del drone focalizzando l’attenzione sull’uso e l’applicazione del drone nell’attività professionale del geologo nell’ambito delle proprie competenze.
In conclusione il presidente Colangelo pone in risalto con soddisfazione “il livello qualitativo dei geologi di Basilicata che anche attraverso aggiornamenti continui e specifici pone la propria figura professionale a servizio dell’ambiente e della sicurezza del territorio”.