Con l’ordinanza a firma del sindaco di Bernalda, Tataranni, per la riapertura dei tre camping Mondial (nella foto di copertina), Julia e Riva dei Greci e il ritorno degli ospiti, avvenuto già nella prima mattinata, nelle tre strutture ricettive, la situazione a Metaponto Lido si è completamente normalizzata.
Ma – dichiara il dirigente del Sindacato Balneari Confesercenti (Fiba) Paolo Fuina – dobbiamo fare di tutto perché si sappia rispetto a notizie allarmistiche diffuse ancora nelle ultime ore di lidi in fiamme con danni gravissimi alle nostre imprese che vivono di un lavoro di pochi mesi l’anno. Nelle ultime ore sono arrivate telefonate di disdette per agosto di ombrelloni da almeno 500 utenti, molti storici e affezionati dei lidi di Metaponto e persino per prenotazioni della prossima settimana.
Per salvare la stagione appena iniziata è necessaria un’immediata campagna di informazione-comunicazione perché è l’immagine turistica di Metaponto che va salvata. Adesso questa è la priorità. Poi ci sarà il tempo per individuare le responsabilità con spirito costruttivo senza fare polemiche.
Noi – riferisce Fuina – abbiamo attivato i social e stiamo lavorando con tutti i nostri mezzi a disposizione. I riscontri sono positivi: c’è un diffuso passa parola web che tranquillizza ed invoglia a tornare in spiaggia dove oggi le presenze sono state troppo limitate. Un centinaio le presenze nei lidi alla foce del Bradano. Apt e Regione devono fare la loro parte.
Invitiamo l’amministratore dell’Apt Mariano Schiavone e il Presidente Marcello Pittella a venire a Metaponto, e “mettendoci la faccia” a fare da testimonial di una campagna per Metaponto. Abbiamo fronteggiato negli ultimi anni un’altra calamità decisamente più pesante – aggiunge – quella dell’erosione costiera che rispetto all’incendio di giovedì scorso è tutt’altra cosa. Chilometri e chilometri di spiaggia lungo la costa metapontina sono completamente scomparsi sino a superare in alcuni tratti il 53% dell’esistente. Non si sottovaluti che il brand Metapontino promosso grazie alla caparbia volontà dei sindaci dei comuni ionici nella stagione 2016 ha retto la prima prova generale con buoni e diffusi consensi tra gli ospiti delle 113 strutture ricettive della costa con circa 20 mila 500 posti letto ed una permanenza media di 6,5 giorni.
Nei soli tre mesi estivi (giugno-agosto) presenze e arrivi lungo la costa metapontina superano 1 milione 100 mila unità. Studiare i flussi di provenienza nel Metapontino – sottolinea il Centro Studi Turistci Thalia – è essenziale: al primo posto ci sono sempre i pugliesi (circa il 30 per cento) seguiti dai campani (23,5 per cento), laziali (14,3 per cento) e lucani (11,5 per cento); la quota dal centro-nord è intorno al 30 per cento. Quanto agli stranieri: tedeschi (21,6 per cento), francesi (16,3 per cento), svizzeri (9,5 per cento) e da Usa e Russia (5 per cento)”.
Intanto per venire incontro agli operatori balneari di Metaponto il CS Thalia lancia l’iniziativa (un hashtag #mymetaponto) con cui raccontare e guardare attraverso i social la Metaponto turistica degli ultimi anni. Si pensa di promuovere una sorta di gioco della memoria riportando a Metaponto quanti l’hanno scelta negli anni settanta-ottanta e oggi possono diventarne i nuovi testimonial.
Più in generale per il Metapontino – sottolineano gli operatori del Thalia – se non si crea un prodotto da riviera, non si riuscirà mai a cogliere quel significativo flusso di stranieri che non va più in Egitto e in medio oriente e non andrà negli anni a venire sino a quando non saranno ristabilite in quei luoghi condizioni di sicurezza. Metaponto deve diventare il “mare di Matera 2019”, la prosecuzione della vacanza a Matera.