Cos’è la violenza di genere, come si manifesta, come prevenirla e come fornire assistenza alle vittime e ai colpevoli sono alcuni dei temi trattati durante la presentazione del progetto “L’amore non ha lividi”, svoltasi ieri, giovedì 13 luglio, presso al sala A del Consiglio regionale a Potenza.
Il progetto nazionale, promosso da Adoc (Associazione Difesa Orientamento Consumatori), Uil e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha come obiettivo quello di portare avanti l’attività di prevenzione, informazione, sensibilizzazione e assistenza alle donne vittime di violenza.
Prevenire, soprattutto informando, tramite iniziative con diversi soggetti creando una vera e propria rete antiviolenza, e fornire assistenza, attraverso i numerosi centri di ascolto dislocati sul territorio nazionale in cui esperti sono a disposizione per offrire l’appoggio necessario a quanti si rivolgeranno.
All’incontro, moderato dal giornalista Nico Basile, hanno preso parte Nino D’Andrea, presidente Adoc Basilicata, Vania Labriola, psicologa Centro Antiviolenza Adco/Uil, Chicca Anastasi, attrice, Matteo Restaino, legale Centro Antiviolenza Adoc/Uil, Anna Carritiello, Cpo Uil Basilicata, Maria Filomena Desina, associazione Obiettivo Il Sorriso Onlus Latronico.
Il video del progetto “L’amore non ha lividi”
Violenza fisica, molestie e violenza sessuale, psicologica, violenza economica (alla donna è impedita la propria indipendenza economica), violenza sul lavoro, mobbing (persecuzione attuata sul posto di lavoro da superiori o colleghi consistente in rimproveri, maldicenze, sopraffazioni, ecc…), stalking e cyberstalking, violenze legate a pratiche tradizionali di subordinazione all’uomo, sono le tristi sfaccettature della violenza di genere di cui si è discusso durante l’incontro con esperti e professionisti che hanno offerto le loro conoscenze tanto sul piano analitico del fenomeno quanto sulle pratiche di assistenza legale.
“L’ Adoc mette a disposizione dei centri di ascolto in Basilicata, per l’assistenza psicologica e legale e collaborando a trovare una sistemazione temporanea a chi ne ha bisogno – spiega Nino D’Andrea, presidente Adoc Basilicata – Troppo spesso gli episodi di violenza non vengono denunciati per paura della propria incolumità fisica e di quella, in caso ce ne siano, dei figli. Chi compie gesti di violenza – ha proseguito il presidente D’Andrea – vive un disagio interno e noi cerchiamo di dare una mano anche a chi è il protagonista negativo di queste vicende. Noi non rappresentiamo solo i consumatori, ma anche tutti coloro che hanno subito un’ingiustizia e hanno visto violato un loro diritto”.
Unanime, tra promotori e partecipanti, la necessità per le vittime di condividere e parlare di quanto si è subito, di denunciare le violenze e gli abusi, evitando di aggravare traumi psicologici e fisici, inevitabile conseguenza di tali manifestazione vessatorie.
Per Anna Carritiello, esponente della Commissione Pari Opportunità Uil Basilicata “Bisogna portare avanti azioni concrete, nei quartieri, intervenire se si sente una donna gridare e che non denuncerà quanto subito. Noi dobbiamo tirare fuori il coraggio per lei. Le istituzioni devono proporre un progetto formativo nelle scuole, per educare alla non violenza. Le violenze non si verificano solo tra le mura domestiche ma anche sui luoghi di lavoro, quindi sono necessari incontri per sensibilizzare. Bisogna parlare tra la gente e alla gente. Non solo parlare, ma concretizzare ciò che si dice”.