La Basilicata storicamente è terra di musica popolare, restiamo affezionati ai canti che descrivono una tradizione, un senso di appartenenza alle diverse comunità che compongono la nostra regione. Abbiamo adottato simbolicamente Eugenio Bennato e la sua canzone dei briganti, ergendola a baluardo delle nostre fiere origini partigiane.
Mai però si sarebbe pensato che da Francavilla in Sinni, piccolo centro lucano di poco più di 4.000 abitanti, che si erge tra i fiumi Sinni e Frida, si sarebbe sviluppata un gruppo di musica elettronica. Sono i Bytecore: Andrea (26 anni), Umberto (26 anni), e Francesco (30 anni).
La band fondata nel 2015 ha partecipato alle selezioni per la Basilicata dell’Arezzo Wave, raggiungendo le finali, sono al secondo turno del Tour Music Fest di Mogol e, dopo aver superato le selezioni, sono stati scelti per suonare alla serata di apertura del Woody Groove Festival, manifestazione di musica indipendente che si svolgerà durante tutto il mese di luglio a Potenza, e che culminerà con il concerto dei Nobraino.
I Bytecore durante la loro esibizione sono riusciti a suonare per circa un’ora ininterrottamente con una padronanza del palco e con una grinta che, abbinata all’apprezzabile qualità musicale, hanno entusiasmato il pubblico presente alla prima serata del festival.
La scelta del trio di presentarsi sul palco con il volto coperto da maschere, pur se vincente per la curiosità che ha destato nel pubblico, avrebbe potuto rischiare di rilevarsi controproducente, se non corroborata da una prestazione di grande livello.
La realtà invece ha dimostrato che di quelle maschere il pubblico, dopo pochi secondi dall’inizio dell’esibizione, se ne sia dimenticato trasportato dai suoni underground prodotti.
Di seguito l’intervista ai Bytecor