Il consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, ha presentato un’interrogazione al presidente Gianni Pittella e all’assessore Flavia Franconi per chiedere conto del ritardo della istituzione del servizio odontoiatrico per disabili, istituito con una legge regionale nel 2014.
Legge che prevede – precisa Romaniello – di garantire l’erogazione delle prestazioni odontoiatriche ambulatoriali in narcosi, ove necessario, alle persone affette da psicosi e gravi disturbi del comportamento e portatori di handicap grave psico-fisico, non collaboranti”.
“La legge – ricorda ancora Romaniello – aveva previsto che, presso l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, sarebbe dovuta essere svolta, a partire dall’anno 2015, l’attività di odontoiatria per disabili e pazienti a rischio la cui gestione è affidata all’Azienda sanitaria locale di Potenza.
Tuttavia, a quasi tre anni dall’approvazione della legge, il San Carlo di Potenza non ha ancora dato avvio all’attività di odontoiatria per disabili e pazienti a rischio, nonostante si sia già proceduto all’acquisto delle attrezzature necessarie e nonostante la creazione, nel gennaio del 2016, dell’associazione ‘La Potenza del sorriso’, costituita da un gruppo di medici odontoiatri che si sono dichiarati disponibili ad offrire a titolo gratuito la loro opera a favore dei disabili”.
In considerazione di tale situazione, il consigliere regionale ha interrogato il Presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, e l’Assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, per sapere, innanzitutto, “quali ragioni hanno impedito all’Azienda sanitaria locale di Potenza di attivare, presso l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, il servizio di odontoiatria per disabili e pazienti a rischio, come previsto dalla legge regionale 31/2014″
Romaniello chiede nell’interrogazione di sapere in particolare “quali azioni si intendono mettere in atto per far partire, nel più breve tempo possibile, il summenzionato servizio, considerando che la situazione di attuale stallo rappresenta una gravissima e intollerabile violazione dei diritti dei pazienti disabili, i quali continuano ad essere privati di un servizio che migliorerebbe sensibilmente la qualità della loro vita”.