I lavoratori postali della Basilicata si asterranno da oggi e fino al 7 luglio dallo straordinario e dalle flessibilità per protestare contro la riorganizzazione unilaterale di Poste Italiane del servizio di consegna delle raccomandate “inesitate”, ovvero quelle raccomandate non consegnate al domicilio per assenza del destinario e che devono essere perciò ritirate presso gli sportelli postali.
Lo sciopero è stato proclamato dalle sigle di categoria Slp Cisl, Confsalcom, Failp Cisal e Ugl Comunicazioni a seguito dell’esito negativo dell’incontro che si è tenuto lo scorso 7 giugno con l’azienda.
“Anche in Basilicata – si legge in una nota dei sindacati – si ripete quanto accade su tutto il territorio nazionale: nonostante le gravi criticità che il progetto sta portando all’interno degli uffici postali, dovute sia agli organici carenti che all’ulteriore aumento dei carichi di lavoro dei colleghi che vi operano, senza tralasciare i disagi alla clientela, l’azienda ci ha comunicato che, dal suo punto di vista, il progetto inesitate in Basilicata si sta rilevando del tutto sostenibile e che comunque la questione va inserita in uno scenario più ampio a livello nazionale”.
“Sulle carenze di personale in ambito mercato privati – continuano i responsabili sindacali – l’azienda ci ha informato che sta lavorando in merito, e che, con il prosieguo degli incontri sulla riorganizzazione del settore posta, comunicazione e logistica (Pcl), provvederà a effettuare ulteriori sportellizzazioni, senza sbilanciarsi in termini numerici su risorse e tempistiche. Delle ricadute sul personale che si occupava della consegna inesitate in ambito Pcl, l’azienda ci ha informato che le risorse rimarranno applicate all’interno dello stesso centro di recapito con mansioni di addetto alle lavorazioni interne”.