E’ approdata in Regione la vertenza della Guardia Medica, con presidio davanti alla sede della giunta ed una delegazione dei medici che ha incontrato il Presidente Marcello Pittella e il Direttore generale, Vito Marsico.
Incontro che si è concluso con la decisione di istituire un tavolo permanente per affrontare la complessa vicenda creatasi dopo che la Regione, in autotutela, ha deciso di decurtare dagli stipendi dei medici della continuità assistenziale alcune voci previste dal contratto del 2008, sulle quali la Corte dei Conti ha espresso qualche perplessità, chiedendo chiarimenti.
“Solo chiarimenti. Si poteva quindi attendere il parere definitivo dei giudici contabili” sostenevano stamane molti dei partecipanti alla manifestazione di protesta.
Invece cosa è accaduto? E’ accaduto che già lo stipendio di aprile è stato ridotto mediamente di 500 euro con la decurtazione di alcune voci riguardanti l’indennità di rischio, di auto e di assistenza pediatrica. “Indennità previste dal contratto” precisano ancora i diretti interessati.
La questione, come si diceva, è stata affrontata nell’incontro che la delegazione di medici ha avuto con Pittella e Marsico, sul quale ha informato Roberta Laurino, Segretaria generale Cgil Funzione Pubblica.
“Abbiamo rappresentato la nostra posizione per quanto riguarda l’ingiusta decurtazione del salario e le inadempienze contrattuali. Abbiamo precisato – ha detto Laurino . che se non saranno risolte almeno queste questioni, noi procederemo anche a livello giudiziario”.
Il tavolo permanente, presieduto dal Direttore Generale della Presidenza, Vito Marsico, dal direttore generale del dipartimento Salute della Persona, Donato Pafundi, con la partecipazione dei responsabili delle due aziende sanitarie, affronterà le tematiche sospese a partire dal discorso della reperibilità, dell’informatizzazione degli ambulatori.
Secondo Roberta Guarino, questo dovrebbe consentire di sbloccare alcune voci retributive.
Nel corso dell’incontro è stato chiesto anche di fare chiarezza sull’intera riorganizzazione del servizio di guardia medica, anche allo scopo di verificare se risulti vera la voce di volerlo ridimensionare con conseguente riduzione dei posti di lavoro.