Oggi presso la sala stampa di Montecitorio i deputati del Partito democratico, Maria Chiara Gadda e Dario Parrini, assieme ad alcuni sindaci o loro rappresentanti provenienti da diverse regioni d’Italia, hanno presentato le buone pratiche e i progetti promossi dai loro Comuni in attuazione della legge numero 166 del 2016, per limitare gli sprechi alimentari a distanza di quasi un anno dalla sua approvazione.
Sono intervenuti i sindaci Davide Galimberti (Varese) e Brenda Barnini (Empoli, Fi) e gli assessori Stefano Pellizzon (San Stino di Livenza, Ve) e Carmen Celi (Potenza).
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Tavolo di coordinamento interministeriale che proprio la legge 166/2006 ha istituito presso il Ministero delle Politiche agricole e forestali e a cui partecipano rappresentanti delle imprese e degli enti caritativi. Dopo l’introduzione da parte dell’onorevole Gadda promotrice e relatrice alla Camera della norma sono intervenuti i rappresentanti di alcune associazioni che hanno portato la loro esperienza. Poi è stata la volta dei rappresentanti dei Comuni.
Carmen Celi, assessora del Comune di Potenza e unico rappresentante del Mezzogiorno, ha esordito affermando che “combattere gli sprechi alimentari favorisce l’economia circolare”. “La legge Gadda – ha aggiunto – rappresenta una misura anti ciclica che inverte la tendenza e drena il disagio. Anche dalla periferia del Paese abbiamo saputo cogliere e valorizzare il messaggio di Expo e, grazie a tale provvedimento normativo, siamo stati dotati di uno strumento concreto e immediatamente attuabile”. “Stiamo lavorando – ha aggiunto Celi – per introdurre uno sconto sulla Tari per le utenze non domestiche che cedono, a titolo gratuito, agli indigenti beni alimentari a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi. Come Comune abbiamo abbiamo messo in campo una serie di azioni mirate a ridurre la perdita di alimenti nel settore della ristorazione collettiva pubblica puntando anche sull’educazione alimentare in primis. Per questo motivo, con il coinvolgimento dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari, con cui si è siglato un accordo di collaborazione, abbiamo deciso di inserire nei menu scolastici prodotti del nostro territorio. Il risultato significativo è stato quello di vedere vuoti i piatti dei bambini. L’aspetto sensoriale è un fattore determinante perché un pasto somministrato venga consumato e non buttato”.
“Inoltre – ha sottolineato l’assessora – come Comune intendiamo aprire uno sportello rivolto ai cittadini per fornire informazioni circa le buone pratiche per ridurre lo spreco in ambito domestico, partendo dalla lettura delle etichette, alle corrette modalità di fare la spesa e alla gestione degli alimenti in casa. Siamo contenti di avere a disposizione uno strumento – ha concluso Carmen Celi – quale la legge Gadda, che ci supporta praticamente in questi progetti perché siamo consapevoli che attraverso la politica della solidarietà si persegue, incredibilmente, la strada dello sviluppo. Questa è la sfida del presente e facendo rete sono certa che si raggiungeranno risultati più che soddisfacenti”.