Si è tenuta ieri pomeriggio, domenica 21 maggio, presso l’Auditorium della Chiesa di Santa Cecilia a Potenza, la presentazione dell’itinerario religioso – naturalistico “Cammino Lucano”, ideato dall’Associazione culturale “Percorsi di Luce: Il Cammino Lucano”.
Il progetto, che ha partecipato al Bando Nuovi Fermenti: “Progetti per la realizzazione di nuove idee creative” della Regione Basilicata, si ispira al cammino di Santiago di Compostela e prevede una modalità di pellegrinaggio lenta attraverso diversi comuni della Basilicata e i territori circostanti, con la possibilità di scelta di differenti percorsi a seconda della volontà e delle esigenze dei partecipanti.
Oltre 180 chilometri in totale, tra andata e ritorno e considerati i diversi percorsi, attraverso Pescopagano, San Fele, Castelgrande Muro Lucano, Balvano, Sant’Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda, Marsico Nuovo e Viggiano, alla scoperta di chiese, santuari, ruderi, luoghi talvolta sconosciuti, tracce di un culto secolare che ha caratterizzato la nostra regione e che ancora oggi, da tradizione, continua. La Basilicata, occorre ricordare, è una regione ad altissima densità del culto mariano.
All’aspetto intimamente riflessivo, di ricerca individuale, spirituale del pellegrinaggio, si affiancherà l’esperienza collettiva dell’incontro e della scoperta di scenari sorprendenti per la natura incontaminata e la storia di cui sono testimonianza, lungo le antiche via Appia e via Herculea. Il percorso religioso, infatti, seguendo i luoghi di culto, incrocia le meraviglie naturalistiche, archeologiche, orografiche della Basilicata, prospettandosi come occasione turistica da non sottovalutare.
Alla presentazione sono intervenuti il presidente dell’Associazione culturale “Percorsi di Luce: Il Cammino Lucano” Michele Santangelo, Giancarlo Grano, architetto, scrittore e pellegrino, Valeria Verrastro, mariologa e Don Mimmo Florio della parrocchia di Santa Cecilia.
“Da circa un anno e mezzo abbiamo iniziato a realizzare un percorso culturale che vuole diventare fisico, attraverso diversi comuni lucani – spiega Michele Santangelo – In questi territori i percorsi sono già stati identificati e noi vorremmo che si canonizzasse una sorta di primo cammino lucano. Siamo anche in contatto con specialisti del settore per far si che queste strade che abbiamo scelto, tra una tappa e l’altra, siano davvero certificate da esperti. Gli itinerari –prosegue Michele – sono tutti segnati sul territorio quindi è molto difficile perdersi. Tra i progetti di studio per il futuro c’è quello di raggiungere Barile e, da Viggiano, Matera”.
L’interesse di Michele per il tema del culto e della spiritualità nasce dalla sua esperienza di studio e dalla tesi di laurea dedicata al culto delle Madonne nere, voluta dopo un viaggio a Cracovia nel quale ha scoperto le icone mariane dall’incarnato scuro.
Suggestiva si dimostra anche la teoria, frutto di un lavoro di ricerca, che identifica una geografia sacra nell’itinerario del Cammino lucano, attraverso una costellazione:
“Il discorso da cui siamo partiti – spiega Michele – è la teoria delle Pleiadi, che venivano identificate come le Sette Sorelle che sarebbero le sette Madonne sorelle dislocate tra Campania, Basilicata e Puglia. Queste sono Montevergine e Cava de’ Tirreni in Campania, Pescopagano, Pierno e Castelgrande in Basilicata, che in tre rappresenterebbero un’unica stella che è quella di Alcyone. Merope sarebbe Viggiano, poi Foggia, la settima sorella. Se Alcyone rappresenta un unico punto con tre paesi, nei sette punti rientrano anche Bari e Matera”.
Ulteriori dettagli e informazioni sono disponibili sul sito https://camminolucanoblog.wordpress.com/