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Cronaca

Due denunce per vendita di prodotti contraffatti e impossessamento di reperti archeologici

USB - Ufficio Stampa Basilicata 9 Maggio 2017
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Continua l’intensa attività di prevenzione e repressione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Venosa (PZ) che, grazie ad incessanti e mirati servizi di controllo del territorio, hanno messo a segno ulteriori importanti risultati nella lotta ai reati contro la fede pubblica ed alle violazioni in materia di beni culturali ed archeologici.

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I militari della dipendente Stazione Carabinieri di Lavello infatti, nel corso di specifici servizi svolti in quel centro cittadino, hanno proceduto al controllo di un 29enne censurato, originario del Senegal ma residente in provincia di Foggia, che veniva sorpreso su pubblica via intento a commercializzare illecitamente 136 paia di scarpe palesemente contraffatte, poiché riportanti imitazioni di contrassegni di varie marche, tutte sottoposte a sequestro. L’ambulante, quindi, veniva deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, in violazione dell’art. 474 del Codice Penale.

Sempre i militari del predetto Comando Arma, inoltre, nell’ambito di servizi finalizzati ad arginare il fenomeno delle violazioni delle normative in materia di tutela dei beni culturali ed archeologici, deferivano in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria un 56enne del luogo, per illecito impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, in violazione dell’art. 176 del Decreto Legislativo 42/2004. Gli operanti infatti, a seguito di perquisizione domiciliare d’iniziativa, rinvenivano all’interno dell’abitazione dell’uomo numerosi reperti archeologici [103 pesi da telaio tessile, 7 basi di anfore in terracotta e 1 unguentario per tombe femminili], tutti risalenti al III e IV secolo A.C., dei quali lo stesso si era chiaramente impossessato senza averne titolo. Quanto rinvenuto veniva pertanto sottoposto a sequestro, in attesa dell’intervento degli Organi competenti per le procedure di stima e classificazione del materiale, nonché per i successivi adempimenti finalizzati all’affidamento dei reperti ad idonea struttura.

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