Hanno incontrato la stampa questa mattina, presso la sede dell’Avis di Potenza, in via Volontari del sangue, per annunciare l’inizio dello sciopero della fame fino a quando non verrà risolta l’incresciosa situazione che riguarda, appunto, la sede potentina dell’associazione.
Stiamo parlando di Genesio De Stefano e Salvatore Cioffi, oggi consiglieri dell’Avis di Potenza, ma fondatori di quella che è a livello nazionale l’associazione più diffusa sul territorio, seconda solo, per numero di sedi, a quella dei Carabinieri.
All’incontro con i giornalisti ha preso la parola il presidente dell’Avis di Potenza, Nicola Stigliani, che ha dichiarato di non voler “abbassare la guardia” e di “continuare l’azione mediatica già intrapresa un paio di mesi fa”. Stigliani ha anche annunciato che domani, presenzierà la seduta del Consiglio regionale, allestendo uno stand nel piazzale antistante il portone principale della Regione Basilicata “per cercare di attirare attenzione”.
La situazione, come abbiamo già avuto modo di riportare in altri articoli (leggi), riguarda l’imminente sfratto da parte dell’Ater della sede potentina, per il mancato pagamento, da parte della Regione Basilicata, dei canoni di affitto. Gli arretrati ammontano a quasi 250 mila euro e l’Ater non percepisce tali pagamenti dal 2009.
Nonostante il presidente della Seconda Commissione, Romaniello, e il consigliere Polese avessero assicurato una tempestiva soluzione al problema, ad oggi, e alla luce del mancato inserimento in Bilancio del capitolo di spesa, non sono state attuate azioni concrete per cui, il 6 giugno prossimo, lo sfratto diventerà esecutivo (l’Ater si era resa disponibile a prolungare la data di sfratto) e quindi la storica sede dell’Avis chiuderà i battenti.
Sulla questione abbiamo intervistato Nicola Stigliani, e Genesio De Stefano che dalle 10 di questa mattina, insieme a Salvatore Cioffi, ha iniziato uno sciopero della fame, ad oltranza.
L’intervista a Nicola Stigliani e Genesio De Stefano