Il 22 aprile 2017 è la Giornata Mondiale della Terra. La finalità principale dell’Earth Day è quella di promuovere la formazione di una nuova coscienza ambientale. Al di là della pura e semplice ricorrenza essa è ricca di tanti significati (ambientali, culturali, sociali, ecc.) capaci di unire tutti gli abitanti del nostro pianeta sotto un unico obiettivo: rispetto delle risorse ambientali a trecentosessanta gradi.
Il presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata Gerardo Colangelo sottolinea che “quello dell’ambiente è un problema che riguarda tutti perché coinvolge interamente il nostro pianeta nel suo sistema terra-acqua-aria. La parola chiave per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente non può che essere ‘resilienza’ e cioè imparare dalle esperienze passate per migliorare il nostro futuro”.
Falde con concentrazioni di metalli pesanti sopra soglia, valori significativi di inquinanti in atmosfera, discariche e rifiuti speciali sono solo alcuni esempi che vedono il “pianeta terra” chiamare in causa l’operato dell’uomo al fine di porre in essere le azioni necessarie ad impedire non solo il degrado ma soprattutto a garantire il rispetto dell’ambiente e del territorio.
Il geologo si pone alla base dei processi geomorfologici, idrogeologici e dinamici del nostro pianeta. “Leggere il territorio, la sua evoluzione, le sue peculiarità ed individuare le possibili criticità legate alle attività antropiche rappresenta il punto di partenza per qualsiasi tipo di pianificazione – continua Colangelo – CENTOTRENTUNO Comuni in Basilicata e ZERO geologi in organico nelle amministrazioni locali. Sono maturi i tempi per l’inserimento ed il coinvolgimento di un geologo nei singoli Comuni o nelle associazioni degli stessi”.
“Si potrebbe partire dall’approvazione del disegno di legge ‘Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni’, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni – aggiunge Raffaele Nardone, tesoriere del Consiglio Nazionale dei Geologi – fermo al Senato della Repubblica Italiana”.
Quello ambientale, in termini di globalizzazione, è un tema che bisogna affrontare in un contesto mondiale, europeo, italiano, regionale, provinciale e comunale. La fragilità del territorio rende necessaria un’attività congiunta da parte di tutte le professionalità coinvolte nel sistema ambiente con una azione sinergica e sistemica.
Ordini Professionali a supporto delle Istituzioni che, insieme alle numerose associazioni ambientaliste si muovono contemporaneamente e parallelamente nella stessa direzione, per preservare il territorio e mettere in campo da parte di ciascuno e per le proprie competenze interventi mirati e diretti a ridurre i rischi ambientali, che interessano in egual misura suolo, aria e acqua.
In questo discorso un ruolo importante è svolto dalle scuole di ogni ordine e grado di istruzione che con il loro entusiasmo e le loro motivazioni rappresentano un volano decisamente importante per contagiare positivamente e sensibilizzare cittadini ed istituzioni alla realizzazione di iniziative che conducano in tempi brevi all’ottenimento di risultati veri e non verosimili.
L’Ordine dei Geologi di Basilicata parteciperà all’evento “Basilicata in Marcia per la Scienza”: uno dei 5 eventi Italiani della Science March che si svolgerà contemporaneamente in più di 500 città del mondo.
“Da questa data del 22 aprile bisogna ripartire con rinnovato impegno affinché si pongano le basi per un’azione costante e condivisa ricordando che la Terra è di tutti, non solo in questa giornata – conclude il presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata, Gerardo Colangelo – la nostra regione è piccola ma si caratterizza per le tante qualità e potenzialità che possiede per cui va difesa e preservata mettendo in campo ogni mezzo per un futuro meno problematico attraverso una sostenibilità ambientale che ci permetterà di consegnare ai nostri figli una Regione di cui essere orgogliosi”.